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Expo 2015, a Milano polizia torturata

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Expo 2015, a Milano polizia torturata

Con i vergognosi episodi di violenza di ieri, durante l’apertura dell’Expo di Milano, è lampante che le direttive politiche nazionali non siano adeguate per far fronte ai delinquenti che hanno devastato la città.

Poliziotti fermi e “torturati”, costretti a subire la violenza dei branchi di delinquenti, dall’altra parte i cittadini impotenti di Milano che si vedevano distruggere negozi, uffici e autovetture.

Questo è il prezzo da pagare per le decisioni mai prese dalla politica, preferendo di fatto la devastazione delle nostre città, a scapito dei cittadini e delle forze dell’ordine.

Ci sembra proprio che la politica preferisca avere e contare feriti e contusi tra le forze dell’ordine, piuttosto che contare dei feriti tra i manifestanti pseudo pacifisti, e tutto questo in barba al rispetto delle leggi.

Una politica distante dalle reali esigenze delle forze di polizia, una politica che preferisce accelerare l’iter parlamentare per introdurre il reato di tortura, adottare il numero identificativo sui caschi dei poliziotti, anziché introdurre leggi severe e certezza della pena sulle problematiche legate all’ordine pubblico e non solo, una politica che dovrebbe tutelare i propri uomini e donne in divisa emanando dei protocolli operativi chiari e precisi sul cosa fare e quando intervenire in simili situazioni. Una politica sempre pronta a criminalizzare le forze dell’ordine e i suoi vertici, ad ogni minima sbavatura. Magari chiedendo la testa di questo o quel dirigente, questore, prefetto, pur sapendo che la responsabilità è proprio della politica.

Tutto questo in Italia manca, sembra quasi che in ordine pubblico vige la legge della giungla, dove il più cattivo, vince.

E così continueranno le umiliazioni delle forze dell’ordine, così continueremo ad essere derisi da tutti perché non riusciamo mai a contrastare efficacemente questi esaltati delinquenti ed assicurarli alla giustizia che dovrebbe poter disporre di leggi chiare, esempio il daspo per i manifestanti, e gli arresti differiti.

Per concludere ci troviamo di fronte a negozi devastati, auto bruciate, banche prese d’assalto, chi pagherà a loro questi danni ? E la polizia in piazza c’era, secondo noi c’era la possibilità di intervenire, secondo noi c’era la possibilità di arrestare tutti questi scalmanati. E oltre ai danni, anche la beffa, colleghi che dovranno indossare già da domani la stessa divisa estiva, che hanno utilizzato a Milano, magari sporca, altrimenti dovranno indossare quella invernale, quindi, oltre allo stress dovuto alle situazioni critiche che si verranno a creare durante una manifestazione, si aggiungerà pure lo stress causato da una divisa non idonea alla stagione.

Oramai ci siamo stancati di ripetere sempre le solite cose, che puntualmente non vengono ascoltate da chi dovrebbe decidere per il nostro bene e per il bene di tutti i cittadini.

E domani ci sarà l’inaugurazione dell’EXPO a Venezia….

f.to Il Vicesegretario Nazionale
Mauro Armelao

02/05/2015

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