Expo, 1. maggio inaugurazione. Tutto confermato anche se le notizie si sono rincorse fino a poche ore fa “Solo pochi padiglioni non saranno finiti”, si diceva. Ieri invece, a quattro giorni dall’inaugurazione, il commissario unico di Expo Giuseppe Sala ha confermato: «siamo alle finiture: tutti i padiglioni apriranno».
Trenta Paesi sui cinquantaquattro titolari di padiglioni autonomi avevano già ultimato i lavori nel loro padiglione in anticipo. Turchia, Russia, Indonesia, Nepal chi era in ritardo, oltre naturalmente al padiglione Italia che si trovava ancora alle prese con l’asfalto da stendere.
Da giovedì scorso però tutto ha avuto un’accelerazione. Il numero degli operai presenti in cantiere sulle ventiquattro ore è aumentato fino a toccare quota novemila. Tutti i padiglioni tranne quello del Nepal, anche in relazione al terremoto che ha colpito il Paese, sono finiti come strutture ma anche come allestimenti.
Il giorno dell’inaugurazione, a parte alcuni uffici probabilmente a Palazzo Italia, dove si sta correndo per finire anche l’auditorium, mancherà solo la mostra progettata dal Museo della Scienza e della Tecnologia, mentre era da tempo rinviata la scenografia disegnata dal premio Oscar Dante Ferretti per il decumano.
L’expo verrà inaugurato il 1. maggio sotto l’incertezza del meteo: possibile pioggia che guasterebbe l’inaugurazione perché tutto avverrà all’aperto.
Incognite e preoccupazione per le proteste annunciate dai No Expo.
Confermato il grande Open Theatre da undicimila posti che ospiterà lo show del Cirque du Soleil.
Mario nascimbeni
27/04/2015
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