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Ex scuola Monteverdi a Marghera, scoperta base per lo spaccio

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Ex scuola Monteverdi a Marghera, scoperta base per lo spaccio

Dieci agenti del Servizio Sicurezza urbana della Polizia municipale di Venezia insieme a Kuma, l’unità cinofila antidroga del Corpo, e da due pattuglie delle sezioni di Mestre e Marghera, hanno fatto irruzione questa mattina nella ex scuola Monteverdi a Marghera. L’edificio, in stato di abbandono, era stato segnalato dalla cittadinanza residente come luogo utilizzato dagli spacciatori come basi logistica e dai clienti come luogo di assunzione delle sostanze.

L’operazione odierna è stata preceduta nei giorni scorsi da alcuni interventi repressivi del Nucleo di Polizia giudiziaria del Corpo, che è intervenuto nella flagranza del reato di spaccio proprio di fronte all’ingresso dell’edificio. L’ingresso dei pusher avveniva durante il giorno da una finestra rotta al primo piano ed affacciante all’interno della palestra dell’edificio; gli spacciatori provvedevano quindi a cedere lo stupefacente agli eroinomani della zona attraverso una delle grate di chiusura delle porte.

Le operazioni sono iniziate verso le ore 7.30, con il supporto di una squadra di operai inviati dalla proprietà dell’area, per rimuovere una delle blindature delle porte di accesso, applicate in precedenza nel quadro del programma “Oculus”, e poi richiudere i varchi utilizzati dai pusher per accedere all’interno.

Anche questa volta il fiuto di Kuma si è rivelato decisivo per trovare lo stupefacente, letteralmente “sepolto” sotto metri cubi di immondizie ed escrementi.

Durante l’ispezione sono state inoltre rinvenute a sottoposte a sequestro giudiziario circa 40 dosi di eroina, perfettamente sigillate e pronte per la cessione, 5 bilancini elettronici di precisione, 1 cesoia e 1 scalpello utilizzati per le effrazioni.

All’interno dello stabile è stato rintracciato ed identificato un cittadino ucraino di 20 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed autore di diversi furti presso le attività commerciali e ricettive del Rione Piave.

Al termine delle operazioni, l’edificio è stato rimesso in sicurezza con il posizionamento di griglie elettrosaldate. La zona rimarrà comunque sotto stretta osservazione anche nei prossimi giorni.

15/12/2015

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