Europa League, l’ Inter c’è. Fra le 16 squadre che oggi a Nyon conosceranno l’avversario degli ottavi di Europa League che si giocheranno il 12 e il 19 marzo i nerazzurri ci sono. A pieno titolo. Il Celtic, forse a tratti apparso un po’ rassegnato rispetto alla gara dell’andata, ci ha provato ed è uscito fra gli applausi.
Ha spaventato Carrizo nei primi minuti ma poi, rimasto in dieci per l’espulsione di van Dijk (36’ p.t.) per doppia ammonizione, si è capito che la serata era milanese.
L’Inter ha tenuto il campo cercando di far male con delle ripartenze velenose, ma davanti a se’ trovava il portiere dei miracoli, Gordon in serata di grazia. Poi al 43’ della ripresa il Celtic è capitolato: scatto di Santon, che infila la difesa scozzese con un pallone che apre un orizzonte al centro a Guarin: bomba da fuori, 1-0 e tutti a casa (nella foto l’attimo del gol di Guarin che ha appena tirato).
Mancini può essere soddisfatto della sua squadra e del suo lavoro. Probabilmente egli è artefice diretto della vittoria: nei minuti finali si vede allungare un foglietto a Santon con le nuove disposizioni della squadra che prevedono un Shaqiri più largo, e infatti è arrivato il gol di Guarin.
In Europa League, l’ Inter c’è e il merito va ai giocatori che sono entrati una mentalità di lavoro serio e al tecnico che ha fatto entrare società e squadra in una dimensione davvero europea. “Stiamo migliorando, ma di errori ne facciamo sempre e dobbiamo correre meno rischi in difesa visto che abbiamo regalato 5-6 palloni che non avremmo dovuto perdere. C’è ancora tanto da migliorare sotto tutti i punti di vista anche perché il Celtic ha giocato a lungo in 10. Guarin? A volte si intestardisce a tirare e non deve farlo sempre perché ormai tutti lo conoscono e lo marcano stretto» e tutti a dire bravo al Mancio con grandi pacche sulle spalle, mentre tra i corridoi circolava la voce di un contratto già pronto per Icardi con adeguamento e prolungamento per un anno. Giusto così, sarebbe un peccato rompere un così bel giocattolo che si sta costruendo.
Roberto dal maschio
27/02/2015
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