Servono strutture per 783 persone, nuovi profughi da ospitare nella provincia veneziana e la Prefettura, che lo aveva già annunciato attraverso un bando, sta cercando di dividere l’ospitalità in quattro aree, che corrisponderebbero alle zone di competenza delle Usl.
320 migranti sono già qui, non è detto ne arrivino 738 totali nella nostra provincia, ma se ne dovessero arrivare degli altri, bisogna trovare le strutture più adatte. L’ospitalità per gli altri 320 è intanto già stata prorogata.
Le ipotesi sono quelle di usufruire dell’ex scuola elementare di Trivignano e dell’ex caserma mestrina della polizia provinciale. I due immobili non sono però utilizzabili e servono lavori per trasformarli in un centro d’accoglienza temporaneo. La Prefettura spererebbe quindi di trovare sistemazioni pronte all’uso, anche se il ministero dell’Interno è disposto a pagare i cantieri dove fosse necessario.
«C’è la necessità di garantire un’equilibrata distribuzione – si legge nel bando di gara pubblicato il 6 marzo scorso – per evitare tutte le problematiche della presenza nel tessuto sociale». La divisione poi degli arrivi per Usl è proporzionale al numero di residenti.
La Prefettura, onde evitare cittadini che insorgono, si è rivolta ai sindaci: «Agevolino il nostro compito – chiede il prefetto Cuttaia – diffondendo il bando e rendendosi disponibili a collaborare nello svolgimento delle procedure di evidenza pubblica alle quali chiunque può assistere». Al bando possono partecipare cooperative, associazioni, titolari di pensioni o ostelli ed enti locali in possesso di immobili. Una volta passata la selezione, verrà stipulata la convenzione che rilascerà 35 euro al giorno per ogni persona accolta.
Alice Bianco
10/03/2015
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