Ebola in Italia non ha fatto ancora registrare nessun caso, per essere chiari, ci sono casi, però, in osservazione, o come si usa dire, in quarantena.
Ebola in Italia non ha ancora diffuso il suo terribile virus, ma c’è chi vive queste ore con molta angoscia perchè, da un momento all’altro, potrebbe cambiare la sua storia e la storia del Paese.
Paolo e Chiara, chirurgo il primo, ostetrica la seconda sono appena tornati dalla Sierra Leone. Da giugno fino a ieri hanno lavorato per «Cuamm Medici con l’Africa» a Pujehun, Sierra Leone, uno dei tre Paesi colpiti dall’epidemia che ha fatto quasi cinquemila vittime.
Ora si trovano in quarantena in una villetta della Lombardia, stanno bene ma il cibo glielo lasciano sulla porta, ogni tot ore devono provare la febbre e comunicano via telefono: non possono incontrare nessuno, neanche i figli.
21 giorni sono quelli possibili per l’incubazione del virus e partono da quando sono stati in fretta «evacuati» in aereo via Marocco.
Perchè sono stati fatti rientrare? Per una serie di errori del personale sanitario che sono stati fatti sul campo. Violazioni di quarantena che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe far scoppiare un’epidemia dove lavoravano in Sierra Leone. L’ennesima.
Mario Nascimbeni
24/10/2014
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