Ebola a Mestre oggi fa scattare tutti i protocolli legati alla sicurezza, ma fortunatamente poi il caso si è rivelato “solo” di malaria.
Una persona di origine nigeriana, residente a Mestre, di età intorno ai quarant’anni, si è rivolta oggi al Suem lamentando uno stato di febbre elevata e di prostrazione unita a modesta diarrea.
“I sintomi esposti, uniti alla notizia che il soggetto è tornato dalla Nigeria nei primi giorni di settembre – spiega il Primario di Malattie Infettive dell’Angelo, prof. Enzo Raise – hanno fatto scattare il protocollo che prevede che di fronte a questa risposte si dia atto alle procedure previste per un sospetto caso di ebola”.
Il personale del Suem si è quindi recato sul posto con l’equipaggiamento previsto – tute, maschere, occhiali a visiera e doppi guanti – per prelevare il paziente, mentre al Reparto si approntava la stanza ad alto isolamento.
Il paziente, a sua volta posto in condizioni di sicurezza con l’equipaggiamento previsto dal protocollo, è stato trasportato all’Ospedale, dove è stato ricoverato in Reparto evitando il passaggio in Pronto Soccorso. Nel contempo, si è provveduto ad avvisare il Servizio Igiene e Sanità Pubblica, per l’allerta del caso.
Verificati contatti avuti dal soggetto in Nigeria, appurato che si era recato in località lontana dai luoghi del contagio e che non aveva avuto rapporto alcuno con casi di ebola, si è nel frattempo proceduto alla visita clinica e gli esami che hanno evidenziato la non sussistenza del sospetto di ebola, confermando invece la diagnosi di malaria.
Ebola a Mestre oggi si è rivelato un falso allarme, fortunatamente, ma in funzione dei protocolli di sicurezza nell’eventualità, è stato un test che ha dimostrato, nell’eventualità, che l’Ulss 12 sarebbe pronta a fronteggiare l’emergenza.
Redazione
23/09/2014
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