Eataly a Roma teatro di un’aggressione in cui il capo degli chef viene ferito a coltellate da collega. “Mi umiliava”, confessa l’aggressore.
Il capo degli chef aveva immediatamente capito, era fuggito gridando “aiuto” ma lui lo ha inseguito per le scale ed è riuscito a sferrargli dei colpi al braccio.
E’ intervenuta la guardia di sorveglianza, ferito anch’egli alla fine, altrimenti la furia sarebbe continuata forse fino ad ucciderlo.
Eataly a Roma nel pomeriggio di ieri ha vissuto attimi di panico e terrore.
Un ex dipendente afghano, che aveva dato le dimissioni il 24 ottobre ha accoltellato l’executive chef Fabio Nitti, un cuoco di punta della struttura.
Lo straniero alla polizia racconterà una storia di mobbing: “Mi trattava male, mi prendeva in giro e per questo sono stato costretto a dimettermi” ma il suo lavoro gli piaceva e cercava di farlo meglio possibile, così cresceva la rabbia. Una rabbia che è improvvisamente scoppiata correndo dietro allo chef con un coltello in mano tra le urla e la paura dei clienti e dei dipendenti.
Eataly Roma è un’idea Made in Italy dell’ex stazione Ostiense. In quel momento presente anche il patron Oscar Farinetti che si trovava in sede e sentendo le urla si è affacciato per le scale. “Quel ragazzo era bravo -dice parlando del giovane afghano- se non si fosse licenziato lo avrei assunto a tempo indeterminato. Ma oggi era un altro, avevo lo sguardo allucinato, non parlava, lo hanno trattenuto in quattro: lui voleva proprio uccidere”.
Redazione
31/10/2014
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