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Torri fantasma a Jesolo: grande truffa immobiliare. Scatta il sequestro della Finanza

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Truffa immobiliare per il progetto delle due torri a Jesolo.
Un sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per 730 mila euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza nei confronti di due società accusate di truffa immobiliare per la costruzione delle due torri a Jesolo, la Greenery Residence e la Cross Lam Tower, che in realtà non hanno mai visto l’inizio dei lavori.
Il “Greenery Residence” si sarebbe dovuto comporre di 15 unità immobiliari disposte su 5 piani, mentre la “Cross Lam Tower” una struttura a 12 piani realizzata secondo i principi della bioarchitettura. Entrambi nel lido a Jesolo.
Il progetto delle due torri di Jesolo era stato ampiamente pubblicizzato e promosso come opportunità di investimento dal 2017.
Le indagini svolte dagli uomini della Guardia di Finanza di Jesolo hanno permesso di accertare l’utilizzo di polizze fideiussorie nella maggior parte dei casi, contraffatte, a garanzia di quanto versato dagli acquirenti alla stipula dei preliminari di vendita degli appartamenti, oltre a riciclaggio di parte delle somme riscosse attraverso il pagamento di fatture emesse dall’altra società coinvolta, gestita dai medesimi soggetti.
Nei due progetti immobiliari sono state truffate complessivamente 15 persone, che complessivamente avevano versato caparre o acconti per circa 1,5 milioni di euro, a fronte di un valore di realizzo presunto superiore a 3 milioni.
Nei confronti delle due società sono state avviate le procedure concorsuali a tutela dei creditori.

Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip di Venezia Luca Marini.
I responsabili e gli amministratori delle sue società immobiliari, con sede in provincia di Treviso e Padova, sono stati denunciati in concorso per i reati di truffa e riciclaggio.
Per il progetto della Cross Lam Tower, era contraffatta anche la documentazione presentata al Comune di Jesolo.
L’amministrazione comunale conferma con un comunicato stampa la regolarità dei controlli effettuati dall’ente sulle pratiche relative ad interventi edilizi mai realizzati e oggetto di truffa immobiliare:
“Il contributo di costruzione per la Cross Lam Tower è stato versato dalla società proprietaria del terreno – si legge nella nota – il Comune di Jesolo conferma la regolarità delle verifiche effettuate sulle pratiche edilizie in comune relative al progetto Cross Lam Tower, su cui sono state condotte indagini dalla tenenza della Guardia di Finanza di Jesolo, sotto la direzione dalla Procura della Repubblica di Venezia, che hanno accertato l’esistenza di una truffa immobiliare”.
In particolare, l’attività di indagine avrebbe confermato la contraffazione di documentazione presentata all’ente attestante il pagamento della prima rata del contributo di costruzione per la Cross Lam Tower.

“Le verifiche svolte tra il giugno e il luglio del 2019 dall’ufficio Edilizia Privata e dalla Ragioneria, prima del rilascio del permesso di costruire avevano rilevato irregolarità tra la documentazione prodotta dalla società immobiliare e il versamento mai effettuato. È stata quindi trasmessa comunicazione con la richiesta di chiarimenti e di pagamento di quanto dovuto.
La prima rata, del valore complessivo di circa 24 mila euro è stata poi regolarmente saldata dalla società Gitim S.a.s., proprietaria del terreno e subentrata nell’operazione che ha onorato anche le successive polizze fideiussorie richieste a garanzia del versamento delle rimanenti rate. Sulla base di questi elementi, l’ufficio Edilizia Privata ha regolarmente rilasciato la SCIA alternativa al permesso di costruire”.
“Siamo particolarmente soddisfatti dell’attività della Procura della Repubblica e della tenenza della Guardia di Finanza di Jesolo – il commento del sindaco, Valerio Zoggia – che sta consentendo di fare chiarezza due spiacevoli episodi nella nostra città. Dal nostro punto di vista le indagini hanno permesso di evidenziare l’efficacia e la correttezza dei controlli interni degli uffici comunali, che hanno tempestivamente evitato possibili danni a carico dell’ente. Come già dichiarato in altre occasioni, sul caso della Cross Lam Tower e del Greenery Residence valuteremo con l’ufficio legale, sulla base di ulteriori riscontri, la possibilità di azioni di tutela dell’ente e dell’immagine della città”.

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