Incredulità e sgomento. Sono le reazioni alla notizia dell'arresto del 'prete di Milano' di cui si sente molto parlare in queste ore. Si parla di Don Riccardo, sacerdote della chiesa del Santo Spirito, che invitava, secondo le accuse, gli amici a passare da lui per appuntamenti a base si sesso e droga: “Vieni, ho la neve” sarebbe stato l'invito del sacerdote.
La “neve” era chiaramente cocaina e sarebbe stata offerta ai giovani con cui entrava in contatto frequentando palestre e bar a Milano. Nel “giro” del sacerdote anche un ragazzo, sempre secondo l'accusa, minorenne di 16 anni che sarebbe stato soggiogato dalla personalità del religioso azzurro.
Il ragazzo, psicologicamente fragile, andava da lui quando veniva chiamato subendone in toto l'influenza.
Vi sarebbero intercettazioni telefoniche dei carabinieri che hanno portato all'arresto di Don Riccardo, per impedire la reiterazione del reato.
Un prete dalla doppia vita, da quanto si legge nelle carte, Don Riccardo. Tolto l'abito talare si trasformava in un cinquantenne energico e sportivo con cranio rasato e pizzetto che si recava lontano dalla parrocchia, dove era conosciuto come gentile e premuroso, per arrivare a Milano dove frequentava assiduamente le palestre.
Infatti, tutta l'inchiesta sembra aver preso il via da un'indagine sull'uso degli anabolizzanti nelle palestre.
[16 maggio 2011]
Mario Nascimbeni