Venerdì 18 settembre nella prestigiosa Villa Pisani – Regina delle Ville Venete (Stra – Venezia), prenderà il via la mostra fotografica “Diari” del fotografo Ioan Pilat a cura di Arte&Vino Associazione Culturale. Presenta Raffaelle Mambella professore di storia dell’arte, critico e storico d’arte.
LA MOSTRA
Protagonisti, i ritratti di personaggi attuali e personaggi che hanno fatto la storia, ovvero l’esposizione fotografica di Ioan Pilat, fotografo classe 1981 che ha catturato tanti personaggi pubblici nei suoi scatti in un bianco e nero che esalta ogni espressione e ogni esitazione. Personaggi protagonisti del loro tempo, ma soprattutto del proprio destino.
Cosa attira il nostro sguardo?
Non solo, non tanto l’evidente, ma quello che si cela dietro l’apparenza, il visibile.
Il reportage fotografico di Ioan Pilat vuole scandagliare vite spiandole con delicatezza; ritraendo la dimensione più intima della vita di alcuni soggetti che incontra durante il suo percorso.
Si tratta di personaggi che colpiscono per il loro forte carisma, e che attraverso il loro lavoro, una scelta di vita, o semplicemente la loro personalità hanno scelto di esprimersi in maniera incisiva e chiara al mondo: pittori, attori, registi, atleti, leader religiosi, designer, performer, illustratori.
Tutti personaggi appartenenti a mondi molto diversificati tra loro.
Dallo studio alla vita quotidiana, l’obiettivo è “strappare” loro un pezzo d’anima, quell’anima che nemmeno loro sono totalmente coscienti di possedere. Quella naturalezza, quella verità e quell’istintività che spesso si scopre nelle espressioni meno prevedibili. Il dietro le quinte.
Per certi versi saranno proprio le persone ritratte, abituate a mostrarsi in pubblico in un determinato modo, a non riuscire a riconoscersi del tutto in alcuni scatti.
In una lotta tra ego ed Io interiore, l’obiettivo fa da “osservatore imparziale”, svela, rivela, scopre, studia, racconta, stupisce.
Il ritratto fotografico consente non solo di registrare l’immagine fisiognomica del soggetto che abbiamo dinanzi ma anche di catturare le sue emozioni attraverso il complesso intreccio di pose, sguardi, luoghi, oggetti, di cui il ritratto stesso si compone.
Ioan Pilat, il medium fotografico e artistico di questa mostra, narra e interpreta così
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