Aveva danneggiato il distributore automatico, non pensando che sono sotto il controllo delle telecamere.
La Polizia Locale ha infatti individuato e deferito all’autorità giudiziaria per il reato di danneggiamento un uomo che aveva preso a calci il distributore automatico di un locale nel quale vengono somministrati alimenti e bevande.
Il titolare del negozio, che si trova a Mestre, in via Torre Belfredo, aveva postato a Ferragosto, sulla pagina Facebook dello stesso, alcune immagini tratte dalla videosorveglianza interna che ritraevano l’uomo mentre colpiva il distributore danneggiandone la parte frontale, chiedendo poi aiuto alle forze dell’ordine per poterlo identificare.
In questo modo gli agenti del Nucleo di Pronto Impiego nel pomeriggio di ieri hanno individuato, durante il servizio di ispezione del parco di Via Tasso, l’autore del reato, un trentaduenne italiano, che era seduto su una panchina.
Quando è stato bloccato ed identificato indossava gli stessi pantaloni e le stesse scarpe che aveva al momento di compiere l’atto vandalico.
Privo di documenti, è stato sottoposto a rilievi fotodattiloscopici e deferito all’autorità giudiziaria per danneggiamento.
Bene,
Non è per giustizialismo forcaiolo che lo dico, ma perché se non si sanzionano reati apparentemente “minimi” si finisce per non sanzionare neppure gli altri cancellando infine l’idea di sanzione.
Arrivi poi ai rave di questi giorni, dove, in tutta evidenza, non ci si sa più come muovere.
eh…la giustizia funziona così in italia: la pena si limita all’identificazione del soggetto che ha commesso il reato…la cosa finisce qui. Per la giustizia questo non è nemmeno definibile reato…magari fosse come dice lei…