IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 20 Aprile 2024
7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGECronacaCristiani uccisi da musulmani e buttati in acqua
Questa notizia si trova quiCronacaCristiani uccisi da musulmani e buttati in acqua

Cristiani uccisi da musulmani e buttati in acqua

pubblicità

migranti arrestati VTNAZ

Cristiani uccisi da musulmani e buttati in acqua: è orrore tra i migranti. Si pensa che i profughi debbano combattere con il mare, la temperatura, gli stenti, gli scafisti, ma a questo eravamo preparati. Tra chi arriva con i gommoni o con le carrette del mare si nascondono anche assassini veri.

La guerra per motivi religiosi approda in Sicilia, ha viaggiato in un barcone pieno di migranti che si odiavano al punto da aver attaccato una furibonda rissa in alto mare, con i seguaci di Maometto che hanno avuto la meglio.
Cristiani uccisi da musulmani e buttati in acqua: è stato un vero e proprio massacro: uccisi e buttati in acqua come oggetti.

Erano dodici ragazzi nigeriani e ghanesi «colpevoli» di essere cristiani, presi a calci e pugni da una quindicina di musulmani di nazionalità ivoriana, senegalese e della Guinea Bissau.
I dettagli degli omicidi cinici e crudi: forse, qualcuno era già morto per le botte a bordo, in ogni caso tutti sono stati lasciati annegare in acqua.

La scoperta della polizia di Palermo è stata immediata all’approdo dal racconto di uno dei sopravissuti: arrestati 15 dei 100 migranti approdati ieri, compreso un 17enne, diventati belve feroci per una disputa religiosa.

Le atroci immagini della guerra che viaggia anche dentro i barconi, di altri cadaveri recuperati in mare aperto, del bilancio di 900 vittime in quattro mesi di traversate si stagliano sul picco di arrivi che allarma sempre di più le prefetture.
I “viaggi della speranza” però continuano, sono decine le imbarcazioni che partono ogni giorno alla ricerca di navi militari da avvistare per farsi trarre in salvo e di mercantili che rispondono alle chiamate di soccorso fatte per telefono dagli stessi trafficanti di perosne.
Migliaia di migranti sono stipati in centri ormai evidentemente insufficienti come la tensostruttura di Porto Empedocle o una affollatissima palestra di Reggio Calabria e le associazioni di volontari impegnate sono allo stremo.

Mario Nascimbeni

17/04/2015

Riproduzione vietata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img