Cremona, poco dopo le 17, viale Trento e Trieste, a poche centinaia di metri dalla sede di CasaPound. E’ in corso la manifestazione, teoricamente pacifica, con un corteo composto da autonomi di Cremona, da centri sociali ma anche da delegazioni venute da fuori, che sfila per l’uomo ferito durante gli scontri con CasaPound.
All’improvviso lo striscione in testa alla manifestazione viene arrotolato e mentre molti tra i primi si spostano su stradine laterali, la testa del corteo viene presa da antagonisti che si materializzano all’improvviso. Sono circa 200: in ginocchio aprono gli zainetti, e tirano fuori i caschi da battaglia. Inizia il lancio contro le forze dell’ordine di sassi, biglie, bottiglie e bombe carta.
Il piccolo esercito punta su via Geromini, dove ci sono i locali di CasaPound, ma le forze dell’ordine li respingono. Invadono la stazione, con sassi e pietre bloccano i treni, mentre alcuni di loro a colpi di mazza sfondano le vetrine di banche e i bancomat.
Viene poi assaltato il comando della polizia locale: vetrate infrante e principio di incendio. Un gruppo di no global riensce ad entrare nella caserma devastando quello che gli capita a tiro.
Il terrore continua fino a sera.
Mario Nascimbeni
[25/01/2015]
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