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Coronavirus, Zaia oggi: “Dovremo abituarci alle mascherine”

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Coronavirus, Zaia oggi: "Dovremo abituarci alle mascherine"
Coronavirus: Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha parlato oggi nel consueto incontro di relazione sulla situazione della pandemia. Molti i temi toccati oggi, tra i quali, il più sentito, quello sull’assistenza sanitaria, nel quale il Governatore ha dichiarato che nessuno è mai stato ‘lasciato indietro’.

“Noi in Veneto, in questa emergenza, non abbiamo mai messo un medico nella condizione di dover decidere sul ricovero di un paziente o un altro: che fosse esso un anziano, un malato cronico o meno. Noi i respiratori siamo andati a comprarceli anche in Svizzera, perché avevamo l’incubo di far reggere le terapie intensive”.

Sui positivi costantemente in aumento, anche nella nostra regione, Zaia ha sottolineato che “è un falso indicatore. Aumentano i positivi? Sono tamponi che abbiamo in ‘magazzino’ e che stiamo facendo. Chi non ha positivi vuol dire che non fa test”. Quanto ai ricoverati, il presidente ha evidenziato che da 8-9 giorni “il numero dei dimessi supera quello dei ricoverati”.

Nonostante la situazione di moderato ottimismo: “Per me riaprire le scuole sarebbe un errore: significa masse di ragazzi che si muovono, e in ambienti confinati come un’aula, quindi pericoloso. Non possiamo permetterci una nuova accelerazione del virus”, ha detto Zaia.

Il Veneto illustrerà domani la nuova ordinanza regionale che aggiornerà le disposizioni vigenti sul Coronavirus, anche alla luce del nuovo Dpcm. Zaia: “La tragedia non è conclusa – ha detto – Sono molto preoccupato del fatto che qualcuno possa pensare che è già finita. Vorrei restasse agli atti”. “Domani firmerò la nuova ordinanza, che stiamo scrivendo, perché dobbiamo chiarire alcuni punti giuridici” ha spiegato. Il governatore ha voluto precisare che in ogni caso “non compete alla Regione riaprire le imprese, così come le scuole. E non è uno scarica barile”. “E’ fondamentale adesso – ha concluso – fare affidamento sul senso di responsabilità dei veneti. Torneremo alla normalità, ma nel tempo”.

“La mascherina serve, e la dovremo portare tutti. Dovremo abituarci”. Il governatore del Veneto ha apertamente contestato quanto dicevano “alcuni scienziati, secondo i quali – ha detto – la devono portare solo i sintomatici”.

“Non voglio inquietare nessuno, ma vi chiedo di non abbassare la guardia. Io sono molto preoccupato che qualcuno possa pensare che è già finita. Siamo in presenza del virus, il virus non se ne è andato, modificherà radicalmente il nostro modo di vivere, torneremo alla normalità nel tempo, ci vorrà parecchio tempo”. “E’ fondamentale fare affidamento sul senso di responsabilità dei veneti, perché in base al nostro comportamento noi potremmo vedere subito i riscontri con gli accessi in ospedale e, peggio ancora, gli accessi alle terapie intensive e alle malattie infettive”, ha dichiarato il Presidente.

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