Coronavirus a Venezia che continua, come ovunque, la sua marcia inarrestabile macinando qualsiasi cosa incontra nel suo cammino.
Nel giorno in cui il presidente della Regione Luca Zaia presenta la nuova ordinanza veneta (che non inciderà molto secondo molti), questa marcia produce un’altra giornata da record negativo nel bollettino di guerra contro il Covid nel veneziano.
361 nuovi contagi in un giorno, da giovedì sera a venerdì sera: 361 nuovi positivi a Venezia e provincia nelle ultime 24 ore significano 15 contagi ogni ora.
5 morti in un giorno, numero che
conferma un trend drammatico: 38 decessi nell’ultima settimana che hanno portato a 435 il totale delle vittime.
I ricoveri, le degenze, i posti letto occupati, sono l’altra nota dolente: nonostante da giorni venisse segnalato che il tasso di occupazione nei reparti aumentava in modo preoccupante poco si è fatto, ed ora il virus presenta il conto.
Ad oggi nel veneziano ci sono 322 posti letto occupati di persone con o per il virus. Se si pensa che il 31 marzo, nel pieno della prima ondata, negli stessi presidi i posti letto occupati erano 308, ognuno autonomamente può intuire la pressione esistente sulle strutture e sul personale
sanitario.
La distribuzione dei ricoveri attuali oggi:
29 ricoverati al Civile di Venezia con 3 persone in terapia intensiva,
56 ricoverati all’Angelo di Mestre con 9 persone in terapia intensiva,
13 ricoverati a Villa Salus,
113 ricoverati all’Ospedale di Dolo con 14 persone in terapia intensiva,
13 ricoverati all’ospedale di Chioggia con 1 persona in terapia intensiva,
7 ricoverati all’Ospedale di Mirano con 2 persone in terapia intensiva,
33 ricoverati all’Ospedale di Jesolo con 5 persone in terapia intensiva,
1 ricoverato all’Ospedale di Noale,
1 persona ricoverata in terapia intensiva dell’Ospedale di San Donà,
2 ricoverati all’Ospedale di Portogruaro con 1 persona in terapia intensiva.
Oggi, venerdì 13 novembre, a partire dalle ore 10.00, davanti all’Ospedale dell’Angelo di Mestre ci sarà una manifestazione promossa da Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl di Venezia presso l’Ospedale dell’Angelo di Mestre in segno di solidarietà verso il personale sanitario che sta affrontando in prima linea questa emergenza pandemica, per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni.
“Non è accettabile che proprio chi ci protegge debba lavorare in condizioni di scarsa sicurezza. Tante sono le lamentele che arrivano dai luoghi di lavoro per la mancata osservanza delle procedure di contenimento del virus. Se non ci occupiamo di mettere in sicurezza
il personale sanitario, mettiamo a rischio la loro salute e anche quella dei cittadini e il servizio di cura. Altrettanto indispensabile e urgente – proseguono le rappresentanze sindacali – è procedere con nuove assunzioni per implementare il personale e rafforzare i servizi sanitari, anche attraverso la stabilizzazione dei precari”.
“Una mobilitazione collettiva di lavoratrici e lavoratori pubblici anche contro chi nega l’esistenza del virus, dell’emergenza epidemiologica e del rischio che stanno correndo medici, infermieri e tutto il personale sanitario.