E’ regolarmente iniziata, verso le ore 9:00, nella sede della Protezione Civile regionale, a Marghera, la riunione dell’unità di crisi del Veneto dedicata all’emergenza da Coronavirus. La riunione vede la partecipazione del governatore Luca Zaia, del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà e, in collegamento da Roma, del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del commissario per l’emergenza sanitaria, Angelo Borrelli.
Una diretta Facebook era iniziata sulla riunione operativa ma è stata interrotta dopo pochi minuti. Rimossa anche la registrazione di quanto trasmesso fino a quel momento con il governatore che parlava dei dati aggiornati.
Secondo quel poco che si era potuto apprendere fino a quel punto, l’ospedale di Schiavonia ha cominciato uno sgombero totale questa notte.
Sempre durante la notte “la Protezione civile del Veneto ha montato a scopo precauzionale 12 tende per massimo 96 posti all’esterno dell’ospedale di Schiavonia (Padova), a disposizione degli operatori sanitari e del personale medico”.
L’intervento rientra nelle operazioni di isolamento dell’area padovana dove si è sviluppato il contagio. Sugli stessi profili anche un video che illustra le modalità per prevenire il contagio.
“È confermato il caso di un uomo di 67 anni che è ricoverato ora in terapia intensiva a Padova. Adesso arriveranno anche i test sui familiari degli altri due pazienti, uno dei quali, purtroppo, è deceduto”. “Questo ultimo caso è un altro caso che fa ‘scuola’ – ha rilevato – perché non c’è alcun contatto da portatore primario e quindi si può dire che questi tre casi che il virus é ubiquitario come accade per la sindrome influenzale che non si sa da chi la si è presa”. “Immagino che avendo casi di questo tipo senza contatto e senza caratteristiche di pazienti sospetti – conclude – dia dimostrazione che avere altri casi di contagio sia assolutamente possibile visto che sarebbero dei contagi avvenuti fortuitamente” ha detto Zaia.