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Coronavirus, 0 morti in Lombardia, 5 in Veneto. L’attenzione verso Jesolo

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Coronavirus nel veneziano: nuovi fronti nella battaglia contro il virus?
Non si placano le polemiche per le feste nelle discoteche di Jesolo con giovani in pieno assembramento senza mascherine mentre in redazione giunge un messaggio di un nostro inviato: “Chiuso un ristorante in via …, perché sono stati trovati 3 camerieri positivi al Covid. Uno di loro è del Bangladesh”.

Scattano le ricerche dei contatti, si cercano conferme e si scopre che, a seguito dei tracciamenti, l’Ulss 4 avrebbe individuato un punto da dove potrebbero essere partiti i contagi. Un luogo di preghiera dove gli stranieri sarebbero abituati a radunarsi. E’ un posto che è stato frequentato dal primo cittadino originario del Bangladesh che lavora in un ristorante del posto che poi si è sentito male.

I controlli hanno rivelato altri tre casi risultati positivi nello stesso locale, a loro volta del Bangladesh e a loro volta impiegati nella stessa cucina.

Il sospetto dell’Ulss è che un punto di aggregazione di connazionali sia il centro di preghiera. Diversamente dalle nostre chiese, in cui sono previsti distanziamento, mascherine e riduzione dei posti, in questo centro non sarebbero previste prescrizioni. Per questo sono in corso indagini per individuare il luogo di culto in cui i momenti di incontro non si sarebbero mai interrotti.


ANDAMENTO DELLA PANDEMIA

L’ultima notizia delle agenzie di martedì sera non è confortante: “Risalgono contagi e morti, annullata Notte Taranta”.

Risalgono contagi e vittime da coronavirus in Italia – con tamponi quasi raddoppiati – e la pandemia ferma anche la Notte della Taranta in Salento, un appuntamento affollatissimo dell’estate italiana.

I focolai locali si susseguono, anche se i numeri restano fortunatamente bassi e sostanzialmente costanti a livello nazionale: 212 sono i nuovi infetti individuati (170 il giorno precedente), 12 le vittime (dopo quattro giorni di fila a quota 5).

La Lombardia dopo quattro giorni a zero nuovi deceduti fa registrare un morto, ma ben 5 sono in Veneto.

Ricoverati e pazienti in terapia intensiva sono circa un centesimo rispetto ai picchi di inizio aprile, un segno della lunga strada fatta fino ad oggi.

I nuovi casi nelle ultime due settimane sono 5 ogni 100 mila abitanti in Italia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il dato di gran lunga più ridotto tra i grandi Paesi europei.

Insomma il virus circola ancora, ma ci si ammala molto meno e molto meno gravemente di prima.

Così oggi l’attenzione è tutta sui cluster localizzati.
Le tappe del Festival Itinerante della Notte della Taranta nei 19 comuni del Salento, in Puglia, sono state annullate in via preventiva, dopo che il Comune di Carpignano (Lecce) ha cancellato la propria serata del 6 agosto a causa di un focolaio di Covid-19.

Il concertone del 28 agosto a Melpignano, in diretta sulla Rai, si svolgerà a porte chiuse. Altri focolai si segnalano in Valle d’Aosta – 10 casi tra i lavoratori di un alpeggio -, nelle Marche a Montecopiolo (Pesaro Urbino), dopo una festa a cui avevano partecipato molte persone e che è sfociata con 70 in isolamento, di cui 5 positivi.

In Piemonte, a Saluzzo nel Cuneese, il numero dei nuovi infetti balza da 8 a 22 in pochi giorni. I casi sarebbero circoscritti ad una comunità di accoglienza, già oggetto di contagio un paio di mesi fa, che si occupa in particolar modo di migranti africani. Nessuno dei positivi presenta sintomi gravi.

I presidenti di Regione corrono ai ripari e se in Campania Vincenzo De Luca esorta a “mantenere alta la guardia”, nel Lazio sono al via i test su base volontaria ai passeggeri in arrivo in pullman da tre Paesi a rischio, Romania, Bulgaria e Ucraina.

Si svolgeranno alla Stazione Tiburtina di Roma, il grande hub dei bus che riportano in Italia soprattutto donne che lavorano come badanti.

A destare preoccupazione quindi soprattutto chi sta a contatto con gli anziani e le persone più fragili, le categorie maggiormente a rischio.

Nel Lazio i ricoveri sono aumentati di 20 unità nelle ultime due settimane (Sicilia +18, Abruzzo +6, Puglia +4), secondo dati del ministero della Salute elaborati da Sky Tg24.

(foto da archivio)

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