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Coronavirus, contagi crescono: ecco il piano per l’autunno

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Coronavirus, contagi ancora su. E mentre viene fatta una stretta dalle Regioni sui ritorni dalle vacanze, tamponi e quarantena, è pronto un piano per l’autunno.

Ricoveri in aumento, con una nuova impennata di contagi: questa è la situazione da affrontare. Ma è pronto il piano anti-Covid per l’autunno, che prevede quattro diversi scenari.

Alle porte del Ferragosto, intanto, Regioni e Comuni corrono ai ripari con ulteriori restrizioni anti-movida, per scongiurare cluster provocati da assembramenti in occasione degli eventi estivi, soprattutto in località turistiche.

Preoccupazioni che si aggiungono ai casi di contagio emersi dopo il rientro da vacanze all’estero, che mettono in allarme i territori: in Emilia Romagna il governatore firmerà in queste ore un’ordinanza che prevede l’obbligo del tampone per chi torna da Spagna, Grecia e Malta.

La disposizione punta ad anticipare il provvedimento nazionale sui test rapidi a chi rientra dai Paesi a rischio, per i quali si aspetta la validazione del ministero, in attesa delle verifiche tecniche sulla validità dei tipi tamponi proposti.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca intanto predispone un’ordinanza che prevede per i campani che rientrano dall’estero l’obbligo di sottoporsi a test sierologico e tampone. M

Michele Emiliano ha disposto da domani l’obbligo di quarantena di 14 giorni per chi rientra “in Puglia nella propria abitazione da Grecia, Malta e Spagna”.

Resta sullo sfondo invece la polemica dopo le reazioni alle dichiarazioni del premier Conte, il quale nei giorni scorsi aveva spiegato di non ritenere che il vaccino “debba essere obbligatorio”.

Matteo Renzi ha annunciato una raccolta di firme affinché il vaccino non sia soltanto facoltativo. Sull’argomento il ministro Speranza aveva già espresso la sua posizione, consigliandolo fortemente e senza mai parlare di obbligo. Ma per la prevenzione si lavora anche su altri fronti.

Per contenere il virus nei prossimi mesi è pronto un piano del ministero della Salute e dell’Iss, pronti a contromisure a seconda dell’evoluzione della pandemia nel Paese.

Si va da una “Situazione di trasmissione localizzata, ovvero la presenza di focolai, sostanzialmente invariata rispetto ad oggi”, a una “Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario, a una “Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario, fino ad arrivare a una “Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1.5.

Per ogni scenario sono previste diverse azioni, che per quello più pessimista possono arrivare al “trasferimento interregionale dei pazienti” e all'”adattamento a scopo di ricovero di strutture che in ordinario non sono adibite a tale utilizzo”.

Il documento contiene anche una ‘checklist’ per le regioni, “per valutare il livello di preparazione dei sistemi sanitari.

In vista di elezioni e referendum a settembre è stato anche varato un Protocollo Salute-Interno, che prevede accessi contingentati agli edifici che ospitano i seggi, percorsi distinti di entrata e di uscita, rigide misure di distanziamento e obbligo di mascherina per tutti.

Contromisure e timori sono alimentati anche dall’ultimo bollettino: 412 i nuovi casi registrati in un giorno, che fanno salire a 251.237 il numero delle persone che hanno contratto il virus.

Le vittime in più in 24 ore portano il totale dei decessi a 35.215. Stavolta a guidare la lista dei nuovi aumenti è per la prima volta la Sicilia, con 89 nuovi casi. Continuano a salire anche i numeri degli attualmente positivi, dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive e quelli con sintomi negli altri reparti degli ospedali.

Numeri tutti in risalita, in gran parte dovuti ai nuovi focolai che vedono i giovani bersaglio del Covid, spesso traditi dagli assembramenti della movida.

Nelle ultime ore il virus ha seminato diversi contagi nelle discoteche, tanto che in Sardegna anche quelle outdoor saranno chiuse e decine di serate già programmate nei locali delle località più gettonate dovranno saltare nella settimana di Ferragosto.

Tamponi a tappeto a Carloforte, l’isola sulla costa sud occidentale della regione, dove una cinquantina di persone sono in isolamento dopo i primi casi positivi tra i ragazzi che avevano frequentato discoteche e feste private.

Episodi che si aggiungono a quello di Castelfiorentino (Firenze), con quattro nuovi casi di positività riscontrati, tra cui tre persone che avevano partecipato a una festa privata fuori provincia, che si è rivelata un focolaio.

Si sta monitorando anche la vicenda del contagio di una 18enne di Pisa che aveva frequentato una discoteca a Marina di Pietrasanta (Lucca).

Agli episodi sono seguite una serie di restrizioni in diversi territori: a Vercelli, dopo la segnalazione di un focolaio nella città, sono stati annullati tutti gli eventi di Ferragosto.

Stop a bivacchi e falò nel giorno più caldo dell’anno anche in alcune località marine come Agropoli, sulla costa cilentana, con multe fino a 500 euro per i trasgressori.

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