800mila le persone che hanno affollato Piazza San Giovanni in Laterano, per la 26esima edizione del grande Concertone (promosso dai sindacati) annuale di Roma. Quest’anno l’appuntamento è stato dedicato a Giulio Regeni, il ricercatore friulano, morto in circostanze ancora poco chiare, in Egitto. A presentare la kermesse musicale, il cantante Luca Barbarossa, assieme a Mariolina Simone (LaMario radiofonica).
“Giulio Regeni vive in ognuno di noi per chiedere giustizia e verità”, così è iniziata la giornata. Luca Barbarossa ha così fatto da portavoce ai genitori del ragazzo e subito dopo ha dato il via al Concertone.
Ad aprire, la Bandabardò, prima di lasciare spazio ai tre finalisti del contest 1MNext, dedicato agli emergenti. A seguire ci hanno pensato i Perturbazione, scesi dal palco per cantare con i ragazzi delle prime file, e i Modena City Ramblers, con la Fanfara di Tirana, che hanno portato due tra i loro brani più famosi e conosciuti: I cento passi e Bella Ciao.
Una maratona di otto ore (dalle 15 alle 23) che ha visto susseguirsi sul palcoscenico: Gianluca Grignani, l’Orchestra Operaia che con Petra Magoni ha ricordato Prince cantando Purple Rain, Max Paiella, gli attori Stefano Fresi, Carlotta Natoli e Claudia Gerini hanno omaggiato Remo Remotti. Mentre i maggiori protagonisti della serata sono stati Skunk Anansie, Fabrizio Moro, Tiromancino e Max Gazzè, ritornato dopo più di 20 anni dalla sua prima volta.
L’unico intoppo, a causa di un “errore umano”, ha riguardato i Marlene Kuntz (è stata tagliata ”Nuotando nell’aria”), la band piemontese, amareggiata e piuttosto arrabbiata, ha lasciato il palco in anticipo per un’incomprensione con la regia. A risarcimento, i Marlene Kuntz sono stati invitati già per il prossimo anno, primi ospiti annunciati del Concertone 2017.
Alice Bianco | 03/05/2016 | (Photo d’archive) | [cod marlene]