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Ci vediamo a Venezia – L’immigrazione attraverso gli occhi di una giornalista

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ci vediamo a venezia

Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana. – Albert Einstein

Un viaggio quello che Suzanne Ma ci conduce a fare con il suo “Ci vediamo a Venezia“, edito da Giunti (in uscita il prossimo 21 ottobre), davvero incredibile ed ineccepible, capace di raccontarci l’immigrazione (in questo caso quella cinese) con la verità di un saggio, ma la potenza e il coinvolgimento di un romanzo vero e proprio.

E cosi l’autrice ci porta a conoscere il mondo di Ye Pei, 17enne, in Italia da poco che sogna la Venezia scintillante dei ponti e della laguna mentre è incastrata in un lavoro che dista ore dalla Serenissima, in un racconto brillante e pieno di significato che porta il lettore ad aprire gli occhi attraverso quelli di un’adolescente per forza di cose strappata alla sua patria per vivere il grande sogno Europeo in un paese, l’Italia dove alla fine toccherà lei a decidere se costruire il suo futuro o fuggire.

Suzanne Ma è un voyeur intelligente e attento che riesce a portare alla luce non sono gli aspetti più tradizionali e meno conosciuti degli immigrati cinesi, ma anche quello che sono costretti a sopportare ogni giorno. Chi avrà visto il bellissimo film di Andrea Segre “Io sono Li” non sarà del tutto vergine a questi argomenti, ma l’autrice qui riesce a trasformare il suo racconto/viaggio in un romanzo reale, tangibile ed emozionante.

Tutte quelle persone che sembrano invadere le nostre città con i loro negozietti, i loro odori e profumi sono prima di tutto esseri umani come noi, quelle persone che noi magari deridiamo in quanto lavoratori instancabili, magari sono universitari che non hanno potuto trovare il lavoro per cui hanno studiato nella loro patria e arrivano da noi pronti a tutti per costruirsi un futuro come si deve. Sono ragazzi, uomini e donne con dei sogni come noi e Suzanne Ma riesce bene nel compito di fare arrivare questo messaggio chiaro e tondo.

“Ci vediamo a Venezia” è un libro pieno di sogni, speranze, narrato nella maniera migliore possibile che ci costringe ad osservare il mondo che ci circonda con altri occhi, con quelli di essere umano pronto ad ascoltare a capire, prima di giudicare e sparlare. Imperdibile perla della nostra epoca.

Sara Prian

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