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Chi l’ha visto: morte Domenico Maurantonio causata da stupido gioco

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Domenico Maurantonio no lassativo ma avevano bevuto

Come si era temuto, dopo alcuni giorni dalla morte del giovane 19enne Domenico Maurantonio, si fa strada l’ipotesi che l’incidente potrebbe essere stato causato da un brutto gioco. A rivelarlo ieri, la trasmissione di Rai Tre, Chi l’ha visto?
Domenico si mette a penzolare fuori dalla finestra al quinto piano dell’hotel «Da Vinci» di Milano, gli amici lo tengono per le braccia, lui scivola, sbatte la testa e muore. I compagni, spaventati, decidono di fare finta di niente e tornano nelle loro stanze impauriti.
Questa una possibile tragica ricostruzione, ancora da dimostrare, che emerge soprattutto dopo alcune ricerche effettuate sul servizio gratuito di messaggeria, WhatsApp. È stato infatti un telespettatore della trasmissione Rai Chi l’ha Visto che ieri sera ha mandato il testo della chat avvenuta tra due amici, pare presenti quei giorni in hotel.
«Se ti racconto cos’è successo ieri mattina in hotel non ci credi», scrive il presunto testimone. L’altro gli chiede spiegazioni e l’amico inizia a raccontare: «L’altra sera dei ragazzi di una scuola di Padova son venuti da noi in hotel di notte si sono ubriacati e hanno deciso di fare degli scherzoni sui corridoi dell’hotel. Il migliore di questi è stato defecare per il corridoio del quinto piano».
La conversazione prosegue ed è qui che si arriva al momento in cui Domenico sarebbe morto: «Uno di questi per fare il figo decide di mettersi sul cornicione per farla dalla finestra, quindi si fa tenere per le braccia dagli amici e ad un certo punto vola giù. Morto». Dinamica che sembrerebbe confermare quanto sospettato dagli investigatori e compatibile con i lividi trovati sulle braccia del ragazzo.
Poco si sa di questo presunto testimone e di questa conversazione, se in effetti possa essere ritenuto attendibile o no. Inoltre, tra la prima risposta e il lungo messaggio di spiegazione non passa neppure un minuto, troppo poco per digitare il testo, probabilmente preparato in precedenza.
L’avvocato della famiglia di Domenico Maurantonio, intanto, Eraldo Stefani, ieri ha rinnovato l’appello agli studenti: «Se sanno qualcosa che non hanno ancora detto, si facciano avanti. Devono farlo per il loro amico e per i suoi genitori».
Mentre l’inchiesta guidata dal pm Claudio Gittardi, continua, sono stati nominati il medico legale Giulio Giovanetti, il tossicologo Luca Sironi e il biologo genetista forense Marzio Capra, occupatosi del giallo di Garlasco. Accanto a loro lavorerà il professore Massimo Montisci, medico legale dell’Università di Padova, nominato dalla famiglia Maurantonio, come perito di parte.

Redazione

21/05/2015

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