Che cos’ha Torres? Un pensiero che riempie la testa dei tifosi e la mente di Filippo Inzaghi e dei suoi collaboratori.
Fernando Torres non ha il rendimento che il Milan si aspettava, e la pazienza sta per finire.
Sempre protetto, con cura e amore, Torres, acquistato in estate, è sbarcato a Milano dopo il ‘respingimento’ di Samuel Eto’o, ed era l’uomo in cui confidavano le aspettative per la rinascita milanista.
Invece la prestazione mediocre nel derby dell’ex giocatore del Chelsea, a cui il Milan corrisponde un ingaggio da 4 milioni annui più bonus, è inferiore alle attese: in 12 partite di campionato (di cui 9 disputate) un solo gol segnato.
Demetrio Albertini, che lo conosce bene, difende lo spagnolo: «Ho giocato con lui quando era un astro nascente del calcio europeo. Fernando non ha le caratteristiche di attaccante d’area, non è un bomber. È un giocatore che ha bisogno di essere alimentato, ma con il modulo che è stato utilizzato domenica con due giocatori di rottura in mezzo come Essien e Muntari quali rifornimenti possono arrivargli?».
Intanto Inzaghi avrebbe confidato la tentazione di affidarsi a Pazzini in futuro e il dilemma Torres o Pazzini sarà uno dei temi dell’immediato futuro, a partire da oggi a pranzo a Milanello, presente anche Galliani.
Roberto Dal Maschio
25/11/2014
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