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Cgil: “Informazione, non minacce ai dipendenti che non si vogliono vaccinare”

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Riceviamo e pubblichiamo.

Come Fp cgil – dichiara Daniele Giordano segretario generale Cgil Funzione Pubblica Venezia – consideriamo il vaccino come un passo fondamentale nella gestione dell’emergenza sanitaria e deve esserne compresa l’importanza sociale a tutela della salute di tutti, a partire dal personale sanitario e delle Rsa. Minacciare di licenziamento i lavoratori ci pare però una mossa controproducente più che risolutiva.
Serve che si colmi subito il forte vuoto – prosegue – in termini di corretta e capillare informazione, da parte di tutte le istituzioni e le aziende sanitarie, rispetto alla sicurezza e alle modalità di somministrazione del vaccino, all’organizzazione della campagna in modo

da convincere tutti della bontà di questa scelta che altrimenti verrebbe vanificata comunque da comportamenti sbagliati.
Mi permetto anche di aggiungere che licenziare un ipotetico 10%-15% del personale sanitario, che potenzialmente potrebbe essere quello che si rifiuta di vaccinarsi, appare in questo momento anche molto poco sostenibile per continuare a garantire le cure” conclude.

Rip.
Come Fp cgil – dichiara Daniele Giordano segretario generale Cgil Funzione Pubblica Venezia – consideriamo il vaccino come un passo fondamentale nella gestione dell’emergenza sanitaria e deve esserne compresa l’importanza sociale a tutela della salute di tutti, a partire dal personale sanitario e delle Rsa. Minacciare di licenziamento i lavoratori ci pare però una mossa controproducente più che risolutiva.
Serve che si colmi subito il forte vuoto – prosegue – in termini di corretta e capillare informazione, da parte di tutte le istituzioni e le aziende sanitarie, rispetto alla sicurezza e alle modalità di somministrazione del vaccino, all’organizzazione della campagna in modo

da convincere tutti della bontà di questa scelta che altrimenti verrebbe vanificata comunque da comportamenti sbagliati.
Mi permetto anche di aggiungere che licenziare un ipotetico 10%/15% del personale sanitario, che potenzialmente potrebbe essere quello che si rifiuta di vaccinarsi, appare in questo momento anche molto poco sostenibile per continuare a garantire le cure” conclude.

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