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Cerci e Cassano possibili sorprese: mai giudicare prima del tempo

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Cerci e Cassano possibili sorprese: mai giudicare prima del tempoTra le squadre che improvvisamente hanno accelerato con colpi a sorpresa c’è l’Hellas Verona.

È di questi giorni la conferma dell’arrivo di Alessio Cerci e Antonio Cassano, oltre che del giovane Daniele Verde.

Ovviamente sulla carta stiamo parlando di grande qualità ma allo stesso tempo questa dovrà essere testata sul campo. Sia Cerci che Cassano dovranno dimostrare di essere ancora dei giocatori che possono fare la differenza, entrambi negli ultimi anni non hanno giocato molto e comunque con poco successo.

Il web si è scatenato, l’ironia dei tifosi avversari sta dilagando e la fiducia è assai poca anche tra i sostenitori dei colori gialloblù.

Forse per eccesso di ottimismo o per ricordo ancora vivo di alcune belle storie sui giocatori considerati finiti e in realtà tutt’altro che bolliti (Toni in ordine di tempo), credo che entrambi potranno togliersi delle soddisfazioni.

Inoltre, Verona è stata l’unica provinciale a vincere lo scudetto, vittoria arrivata proprio con quei giocatori considerati ormai sul viale del tramonto.

Ora sarà compito di Fabio Pecchia riuscire a farli convivere in uno schema che mantenga il famigerato “equilibrio”.

Da una parte Cerci è funzionale al classico 433 su cui è basato il gioco dell’allenatore, Cassano non sembra rientrare in questa idea.

Se il giocatore di Bari vecchia, accetterà di fare l’uomo degli ultimi venti minuti, quello che deve risollevare le sorti, potrebbe essere l’uomo giusto. Molto dipenderà dalla testa con cui metterà piede in campo e soprattutto dal comportamento nello spogliatorio.

Ora però, ciò che va sistemata è la difesa. Il reparto che per troppi anni è stato “bistrattato” e che raramente ha trovato solidità.

Pochi possono garantire continuità di rendimento e a parte Caracciolo, il reparto andrebbe rifondato.

Staremo a vedere, come già detto il calciomercato è ancora lungo e addirittura si concluderà a campionato già iniziato.

Una pratica assurda che già da qualche anno si protrae, falsando la preparazione delle squadre e mettendo in critica gli allenatori. Si ritroveranno infatti ad allenare giocatori che magari pochi giorni dopo, non faranno più parte della rosa.

Mattia Cagalli

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