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Casi in aumento, aumentano ricoveri ma anche quelli che lo nascondono

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Casi in aumento, in alcuni settori si va addirittura verso il “blocco” per mancanza di personale.

Sono un milione di persone quelle a casa perché positive e a queste andrebbero aggiunte quelle che consciamente non fanno il test, dunque altri moltissimi positivi che però vanno in giro a contagiare ancora.

A Roma un allarme è stato lanciato da Federalbeghi perché le assenze per malattia per l’infezione stanno dilagando. L’altro giorno, il servizio ferroviario nell’area di Napoli è stato ridotto a causa dei troppi contagi tra i dipendenti. In Sardegna alcuni voli sono stati cancellati per un focolaio tra gli equipaggi di una compagnia aerea.

“Lo stanno prendendo tutti…” ci confida un’operatrice sanitaria sottovoce. Anche chi lo aveva già avuto.

E il numero reale di contagi è ritenuto molto più alto di quello ufficiale: c’è una quota di persone, anche con sintomi para-influenzali, che sono positive ma non lo sanno, o decidono di non saperlo.

In questo senso i test casalinghi non aiutano: molti hanno un riscontro di positività ma decidono di non comunicarlo. Perché? Per non rinunciare ad uscire, per continuare a lavorare, perché tra pochi giorni vanno in vacanza, ecc…

E sembra finita anche la teoria secondo cui ad una maggior contagiosità corrisponda una minor pericolosità del virus: i posti letto ritornano ad impegnarsi e si parla di nuovo di polmoniti.

Secondo il Nobel Giorgio Parisi, per il quale l’epidemia di Covid-19 in Italia è entrata in una “zona di chiaro aumento esponenziale solido e costante da quasi due settimane”, e il presidente nazionale del Servizio Sanitario di Urgenza 118, Mario Balzanelli: “ricominciamo a vedere cose che non vedevamo più: mentre le precedenti versioni di Omicron risparmiavano le vie aeree inferiori, ora stiamo ricominciando a vedere polmoniti provocate dalla Omicron BA.5, che riesce a raggiungere gli alveoli polmonari”.

Una situazione nella quale, secondo i due esperti, non è comprensibile che si riduca l’obbligo di indossare le mascherine. Un provvedimento che Parisi ha definito “assurdo”, riferendosi alla decisione presa il 30 giugno nel Protocollo di aggiornamento delle misure anti-Covid negli ambienti di lavoro e reso noto dal ministero del Lavoro dopo il confronto con i ministeri di Salute e Sviluppo economico, Inail e parti sociali.

“Ci troviamo in una situazione seria, nella quale – ha rilevato Parisi – i casi raddoppiano in poco più di dieci giorni e cominciano ad avere effetti anche sui ricoveri, che fra 10 giorni potranno superare i 10.000 nei reparti ordinari, mentre gli ingressi nelle terapie intensive sono raddoppiati rispetto a un mese fa”. E’ possibile quindi, che gli ospedali possano tornare “in una situazione di sofferenza”.

Nei pronto soccorso, ha detto “Balzanelli si cominciano a vedere desaturazioni, soprattutto nei pazienti oncologici ed ematologici, nonostante la quarta dose del vaccino”. In generale, aggiunge, “si stanno riempiendo i reparti di malattie infettive” e si rilevano anche sintomi gastrointestinali, che sono fra le modalità di espressione clinica del virus SarsCov2.

A completare il quadro, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel suo “Report esteso su Covid-19” indica che i casi di reinfezione da virus SarsCoV2 sono aumentati in Italia del 9,5% nell’ultima settimana, rispetto a quella precedente, e osserva inoltre che “in questa fase, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili, c’è verosimilmente stato un forte aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza”, cosa che “potrebbe portare alla sottostima del tasso di incidenza”.

Il fatto che la pandemia non vada sottovalutata sta tutto nelle parole del presidente nazionale del Servizio Sanitario di Urgenza 118, Mario Balzanelli: “Tornano ad aumentare in Italia i casi di polmonite causata dal virus SarsCoV2 che richiedono la ventilazione assistita e la responsabile è la più recente delle sottovarianti di Omicron, BA.5”.

Sono queste le parole del medico all’ANSA “Ricominciamo a vedere cose che non vedevamo più: mentre le precedenti versioni di Omicron risparmiavano le vie aeree inferiori, ora stiamo ricominciando a vedere polmoniti provocate dalla Omicron BA.5, che riesce a raggiungere gli alveoli polmonari”. Si osservano “forme di polmonite virale che richiedono la ventilazione assistita”.

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