Strade incrociate ma non coincidenti, quelle che si occupano dell’accoglienza della vita anziana.
E’ la volta della storia intrapresa a Noale, che con la prospettiva della nascita della Casa di Riposo Relaxxi, si è vista congelare dalla Giunta regionale il finanziameno relativo alla sua apertura e a quella del Centro Diurno.
Ora, nell’ordine delle funzioni previste e degli eventi, registriamo che gli spazi della Relaxxi avrebbero dovuto ospitare 40 posti di ospedali di comunità e 20 destinati al Centro Diurno. Il congelamento degli accrediti relativi alla struttura di Via Ongari, creano molta preoccupazione al presidente della Residenza Mauro Cazzaro e lo stesso disagio lo esprime la sindaca di Noale Patrizia Andreotti, che chiede lumi alla Regione, nonché ripensamenti utili a favorire i bisogni della cittadinanza. E’ probabile il ricorso al Tar.
Con l’Asl 3 Serenissima, ulteriori revisioni hanno fatto sì che una nuova e moderna struttura in grado di ospitare circa 100 persone, sia di fatto inutilizzata, nonostante le consistenti spese per la sua attuazione e i progetti che la stessa sembrava voler attuare, anche con la possibilità di assunzione per 40 lavoratori destinati l’ospedale di comunità.
Al momento i posti letto sono vuoti, mentre oltre un centinaio di persone attendono di poter essere accolte nella residenza di Noale, che come ricorda il presidente Cazzaro, è abitata da una popolazione prevalentemente anziana. Peccato, letti chiusi a chiave, lenzuola, materassi e comodini per il momento rimangono immagazzinati nei depositi dell’ospedale.