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Carnevale, il programma di sabato 18 a Venezia e Mestre

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Carnevale, il programma di sabato 18 a Venezia e Mestre

È una esplosione di mostre, rappresentazioni teatrali, spettacoli di ogni genere questo sabato, 18 febbraio 2017, del programma culturale del Carnevale di Venezia.

Apre all’Archivio di Stato “Spogliare carte, vestire maschere” a cura di Paola Benussi, Michela Dal Borgo e Monica Del Rio. Un percorso attraverso una selezione di documenti ivi conservati, alcuni esposti in originale nelle bacheche all’interno dell’Aula di paleografia e altri riprodotti in digitale e montati in un video creato per l’occasione, con l’obbiettivo di mostrare gli abiti che, carpiti tra le raffigurazioni presenti nelle carte, possono diventare fonte d’ispirazione per travestimenti carnascialeschi. (Orari: da lun a sab, dalle 10 alle 13).

L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e creart, inaugura, ore 15:00, presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto (Campo San Fantin 1897), la mostra di abiti contemporanei romeni «La dote» dell’artista Liliana ŢUROIU. «La dote» è un progetto che si rivolge agli amanti della cultura, delle tradizioni e della moda ed espone: una collezione ispirata agli abiti tradizionali romeni, una pellicola che presenterà il percorso seguito finora dalla mostra e un album d’arte e abbigliamento. Nella collezione «La dote», capi di abbigliamento tradizionali romeni, quali fota, ia, brâul o ilicul, sono fonti d’ispirazione per i vestiti moderni, per le creazioni degli stilisti impegnati nel settore della moda contemporanea d’alta qualità. Per la durata della mostra, l’artista Liliana Ţuroiu presenterà una serie di abiti provenienti dalla sua collezione, capi di abbigliamento che attraverso un esercizio di maestria porteranno il pubblico nel mondo della moda contemporanea romena. La mostra, ingresso gratuito, aperta con orario 10–13 e 14–17.

Venezia inedita all’Archivio Carlo Montanaro, Fabbrica del Vedere, ( Calle del Forno, Cannaregio 3857), ( 17.00 – 19.00) con la Mostra Vanitosa/Venezia. Uno spaccato della Venezia del ‘700, allora ritratta tramite la camera oscura dai grandi vedutisti dell’epoca. Immagini che sono state più volte copiate nelle popolaresche vedute d’ottica e spettacolarizzate poi dalle colorazioni applicate e visibili tramite il Mondo Novo. Tra gli apparati presenti in mostra, una delle principali attrattive è il Mondo Novo, straordinario strumento della visione entrato a far parte dell’archivio Carlo Montanaro.

Nasce dall’incontro tra una poetessa, Antonella Barina, e una cantante, Monica Giori, il recital musicale “Sette Canzoni per l’Anguana e altre storie di dee” in programma al Telecom Future Centre (ore 18.00, ingresso gratuito fino ad esaurimento posti). Nella ricerca originale sul divino femminile cominciata negli anni 70 da Antonella Barina , autrice dei testi dello spettacolo, l’Anguana (‘spirito delle acque’, ‘ninfa’, ‘lavandaia’, ‘strega’ o ‘sirena’ ecc.) assume la dimensione fino ad oggi totalmente inedita di antica e protettrice divinità delle acque. In “Sette Canzoni per l’Anguana e altre storie di dee” figurano inoltre leggende, riferimenti ai miti di diversi continenti, danza e burattini. In scena, oltre all’ autrice dei testi e all’autrice delle musiche, i musicisti Stefano Baldan (mandola e percussioni), Erika Tosato (violoncello), Verdiana Bacchin (tamburi) e Serenella Maluta, danzatrice del Centro Elaborazione Danza, coreografia di Laura Sgaragli.Tra le Canzoni musicate da Giori, “Ciascuna di noi” sul feminicidio, di Stefano Baldan invece è la musica del “Canto del Salvan”, un rinnovato patto con la natura. La composizione ‘acquatica’ dell’opera la rende fruibile ad adulti quanto a bambine e bambini.

Al Teatro Malibran di Venezia, ore 15.30, è di scena “Gina”, melodramma idillico in tre atti con musica di Francesco Cilea, direttore Francesco Lanzillotta per la regia di Bepi Morassi nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro La Fenice. Promesse di matrimonio, scambi di persona, solidarietà tra commilitoni, un anello perduto e ritrovato. Gina, opera d’esordio di Francesco Cilea, composta come saggio finale a conclusione dei suoi studi di composizione, è una delicata commedia borghese, più Liberty che verista, nella quale già echeggiano ‘in nuce’ le intuizioni melodiche e armoniche che si ritroveranno nell’Adriana Lecouvreur e ne L’Arlesiana. Figlia della sua epoca ma, come spesso accade, precorritrice del futuro.

Alla Chiesa di San Lio è allestita l’ esposizione Fabrica Ecclesiae ovvero “Vestire lo Spazio”, dell’artista Angela Colonna. Per tutta la durata del Carnevale, dalle ore 10.30 alle 17.30 il pubblico potrà visitare una installazione che, richiamandosi al tema proposto per questa edizione della manifestazione, illustra come il concetto di festa nel luogo di culto si traduca in una ricerca di bellezza che “veste” lo spazio architettonico di arte, colori, tessuti, profumi ricercati. Non per vanità, ma per dare pienezza di significato e valore interiore alla gioia della festa. Grazie a video ed esposizione di oggetti, si coglierà la trasformazione percettiva dei luoghi di culto, attraverso gli addobbi e le suppellettili utilizzati in occasione delle solennità.. Inoltre fino al 28 febbraio, ogni giorno alle 12.00 e alle 15.00, visita guidata gratuita alla Mostra delle Icone allestita in chiesa, con l’illustrazione dei materiali e tecniche per la loro realizzazione.

Un classico di scena al Teatro Goldoni (ore 19.00) con Molière: la recita di Versailles. Una commedia irriverente, caustica e fuori dagli schemi che mette a confronto, in un gioco di specchi temporali ed esistenziali, il lavoro e la vita del capocomico Molière e del “personaggio capocomico” Paolo Rossi.

Torna Women in love. Ovvero le donne di Shakespeare, lo spettacolo itinerante scritto e diretto da Giuseppe Emiliani e prodotto dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale in collaborazione con Ve.La Spa e la Biblioteca Civica VEZ di Mestre, che quest’anno diventa il luogo di incontri teatrali (ore 19.30) con Titania, Desdemona, Ofelia e un inedito Jago al femminile. Quattro donne in amore, interpretate da Giulia Briata e Susanna Costaglione, in una performance sospesa tra realtà e immaginazione, in pieno stile shakespeariano.

Al Teatro Toniolo, ore 19.30, è di scena “NUDI E CRUDI”. Tratta dal romanzo di successo di Alan Bennett è una commedia spumeggiante, piena di umorismo e ironia che sa fare un ritratto impietoso e indimenticabile della vita di una coppia di mezza età. Magistralmente scritta per il teatro da Edoardo Erba, superbamente interpretata da Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi con Nicola Sorrenti e diretta con estro da Serena Sinigaglia, Nudi e crudi diverte senza ricalcare vecchi schemi e rivela più di ogni altra opera il genio comico di Alan Bennett.

Appuntamenti e spettacoli per tutti i gusti domani, sabato 18 febbraio 2017, anche a Mestre. In terraferma sono sedici i luoghi della città coinvolti negli eventi

La terraferma si anima e si scatena, questo fine settimana, e mentre le piazze e le strade si illuminano grazie ai palchi e alle installazioni ideate per l’occasione, la grande festa diffusa del Carnevale di Venezia 2017 conquista finalmente Mestre con una coloratissima brigata di giocolieri, musicisti, attori e artisti di strada. Sono tutti riuniti nel primo Mestre Carnival Street Show, per un totale di quasi 120 appuntamenti e una quarantina di nomi, tra singoli e intere compagnie.

Sabato 18 febbraio 2017 , dalle 15.30 alle 20 la programmazione diffusa della rassegna mestrina coinvolgerà ben 16 luoghi centrali della città, da via Palazzo a piazzetta Matter, da via Pescheria Vecchia a via Manin, passando per galleria Barcella, via Allegri, piazzetta Battisti, galleria Matteotti, via Rosa, piazzale Donatori di Sangue e riviera XX Settembre. A questi poli si andranno ad aggiungere quattro palchi in via Mestrina, via Poerio, largo Divisione Julia e piazzetta Pellicani, tutti arricchiti dalle scenografiche colonne luminose ispirate agli storici allestimenti del teatro La Fenice; proprio lo scenografo del Gran Teatro La Fenice, Massimo Checchetto, è anche l’ideatore del grande palco allestito al centro di piazza Ferretto, una spettacolare struttura ampia novanta metri quadrati e alta nove metri.

Per le strade di Mestre saranno quindi presenti numerosi performer d’eccezione, tutti pronti a mettersi in gioco a bordo strada, nelle aree pedonali e nelle piazzette cittadine. La compagnia I 4 Elementi proporrà il particolare spettacolo “Solo”, che vedrà un clown solitario impegnarsi a strappare sorrisi e risate tra improvvisazioni e appelli ai passanti; CircOtello inscenerà un gioco di ruoli e prospettive, con trampoli e marionette viventi. Drumrum Teatro con “Aromaria” porterà in città il profumo della poesia e filastrocche chiuse in flaconcini e provette, mentre la marching band Camillocromo mescolerà sonorità balcaniche e dixie, senza trascurare sketch e siparietti comici. Vanessa Contessa saprà invece stupire con birilli, palline da giocoliere e hula-hoop, e le bizzarre melodie di Felice Pantone, con spartiti tracciati per viti, bulloni, martelli e assi da bottega lasceranno senza dubbio il segno.

Il gruppo Teatro Schabernack affiderà la sua performance di sabato nelle mani dei fiabeschi “Signora e Signor Coniglio”, l’itinerante “casa degli gnomi” di Lucia Osellieri non mancherà di far restare a bocca aperta grandi e piccini, e Pantakin Eventi, grazie ad un colossale serbatoio per le bolle di sapone, regalerà momenti di pura magia. Spazio poi ai pirotecnici clown di Creme e Brule, alle folli percussioni degli Psycodrummers e al “juke box vivente” di Pepino e Fedele.

Grande attesa anche per gli spettacoli che, di ora in ora, dalle 16 fino alle 20, si alterneranno sul maestoso main stage di piazza Ferretto sotto la conduzione di Susi Danesin e Gaetano Ruocco Guadagno: il “Labboratorio” di Mastro Bolla non si limiterà a mostrare a grandi e piccini cosa si può realizzare con un po’ di acqua, sapone e tanta fantasia, ma cercherà di far provare ai presenti questa alchimia con mano; la performer Silvia Zotto, impegnata in “Dans le ciel” (“Nel cielo”), darà prova di tutta la sua grazia e femminilità, ma anche della grande forza e coraggio che la contraddistinguono; più oniriche e visionarie le “Invasioni lunari” della ballerina Paola Bianca, tra trampolieri e quadri viventi.

A concludere la prima giornata del Mestre Carnival Show del Carnevale di Venezia 2017 gli incroci musicali degli Stellari (Sergio Gonzo, Luca Moresco, Antonio Gallucci, Glauco Benedetti e Gioele Pagliaccia) e dei Kings of Swing (Lorenzo Guarda, Luca Grani, Francesco Foscarin e Giovanni Battista Comiati), che chiuderanno la grande festa di sabato sulle note swing dei più noti successi internazionali, riarrangiati e adattati nello stile unico dei due gruppi.

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