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Carlo D'Alpaos e Giorgio Pustetto, due artisti a cui bisogna essere grati.
Grati perchè se i risultati della loro maturità artistica ci fanno divertire, si intuisce che sono i frutti di un lungo lavoro formatosi con anni di sperimentazioni e studio. Si, perchè di maturità artistica si deve parlare, ora che hanno dimostrato il coraggio di esplorare nuovi terreni. sponsor
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Non è mai facile per un artista lavorare per il futuro, anticipare i gusti, la gente. E' rischioso: proporre gli schemi conosciuti che il pubblico ama con il rischio di stancare, o esplorare altri orizzonti con il pericolo che il nuovo piaccia meno e magari la gente resti delusa perché si aspetta quello che conosce?
La genialità di "Carlo, Goldoni e Giorgio", il loro ultimo spettacolo, fa appunto quadrare il cerchio: innesta situazioni nuove, rivolgendosi nientemeno che al teatro classico, facendo riaffacciare i tic, le gag, che il pubblico vuole rivedere perchè ama profondamente. Cento minuti d’un fiato in questo equilibrio perfetto, senza mai scadere nel già visto, nella banalità o nella volgarità , facile trampolino per risate grossolane che Carlo & Giorgio lasciano volentieri ad altri. commercial
Lo spettacolo propone una lettura da due angolazioni: che sfacelo troverebbe Carlo Goldoni se tornasse in una Venezia dei giorni nostri? Ovvero: come si troverebbero “Giancarla e Sergio” ad interagire con i personaggi di una commedia Goldoniana?
Questo e molto altro, con riferimenti all’attualità (Calatrava, Mose, acqua alta) perché “... in ogni battuta c’e’ sempre un fondo di verità che ci fa riflettere...” come ci hanno confidato i due nell’intervista a fine spettacolo.
E la gente apprezza. Continua ad apprezzare talmente che lo spettacolo, dopo la recente programmazione al Teatro Goldoni di Venezia, stasera va in scena al Toniolo di Mestre con il terzo “tutto esaurito” consecutivo, nonostante si fosse aggiunta in fretta una data supplementare (biglietti bruciati in pochissimo tempo anche per quella) a fronte delle troppe richieste.
Paolo Pradolin [Per ascoltare l'intervista gentilmente concessa da Carlo e Giorgio (è consigliabile fermare il player della radio) clicca qui ] |