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Caribe Bay di Jesolo: non troviamo dipendenti. “I giovani preferiscono il Reddito di Cittadinanza”

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Caribe Bay: non troviamo dipendenti. "I giovani preferiscono il Reddito di Cittadinanza"

“Mai vissuta una stagione come questa. Non riusciamo a reperire personale. Le cause? Stiamo cercando di capire, ma di certo il reddito di cittadinanza non ci sta aiutando”.
Luciano Pareschi, titolare di Caribe Bay, non riesce a capacitarsi. Il Parco a tema acquatico, premiato ben undici volte come il migliore in Italia ed inserito tra i primi dieci al mondo, con una forte attrattività favorita dai continui investimenti (l’ultimo, in ordine di tempo, la realizzazione di Roatan, l’attrazione più lunga del Parco), oltre che dalla opportunità data soprattutto ai giovani di rapportarsi con un ambiente altamente professionale e di indirizzo internazionale, sta avendo difficoltà a reperire personale.

“La stagione è avviata ormai da tempo, anche se abbiamo dovuto iniziare dopo a causa delle avverse condizioni meteo di maggio – dice ancora Pareschi – eppure non riusciamo a completare l’organico”.

Il Parco dà lavoro a circa 220 persone, diventando in questo modo l’azienda più grande di Jesolo. Ad oggi mancano ben 50 persone. Si cercano persone soprattutto per la ristorazione, addetti alla cassa, alle riparazioni, bagnini. “Avevamo già visto una diminuzione delle richieste, che raccogliamo attraverso il sito. La cosa è diventata tangibile quando abbiamo iniziato ad assumere. Le cause? Stiamo cercando di capire, qual è stato il fattore scatenante. Qualcuno, però, ci ha fatto capire che, a fronte di un lavoro stagionale impegnativo, preferiva percepire il reddito di cittadinanza. Ci domandiamo, allora, dove sono tutti questi ragazzi che cercano lavoro, per il quale è chiaro che ci vuole disponibilità, sacrificio, voglia di imparare. Se il non lavorare, che significa anche imparare (specie in un ambiente come il nostro), a fronte di un compenso comunque garantito, a fronte di una stagionalità, dove c’è da impegnarsi e faticare (naturalmente sempre nel massimo rispetto delle leggi e degli orari di lavoro), viene preferito, allora c’è veramente da preoccuparsi. E chi ci governa deve fare le sue attente valutazioni”.

Nei giorni scorsi anche altre associazioni di categoria, nella stessa Jesolo, avevano lamentato la carenza di personale determinata proprio dall’avvento del reddito di cittadinanza.
“Caribe Bay – conclude Pareschi – continuerà a garantire il massimo dei servizi, di certo questa situazione non ci agevola”.

Nei giorni scorsi Luciano Pareschi, in qualità di componente del consiglio dell’associazione dei Parchi Permanenti Italiani, aveva incontrato a Roma il Ministro delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, al quale è stato illustrato il “mondo” dei Parchi, in fatto di giro d’affari, indotto e personale occupato.

Nel 2017 il comparto ha sviluppato un giro d’affari di 376 milioni di euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente, a fronte di 18.4 milioni di ingressi venduti, con un tasso di incremento che sfiora il 10%. Rilevanti anche i dati relativi all’occupazione: il settore genera 20.000 posti di lavoro stabili (CARIBE BAY DA’ LAVORO A 220 PERSONE, RAPPRESENTANDO LA PIU’ IMPORTANTE AZIENDA DI JESOLO DAL PUNTO DI VISTA OCCUPAZIONALE), che arrivano a 60.000 tra le assunzioni stagionali e l’indotto.

Sul fronte dell’hôtellerie si calcola un totale di circa 1 milione di posti letto venduti nel corso dell’anno, considerando sia le strutture convenzionate sia gli eventuali resort interni ai parchi. In linea con l’andamento del settore nei principali Paesi Europei, anche in Italia si afferma la tendenza dei visitatori ad allungare il tempo medio di permanenza, abbinando la visita al soggiorno in hotel.

“Tutti questi dati – sottolinea Pareschi – dimostrano il ruolo strategico dei parchi a tema nello sviluppo territoriale e nazionale, rendendo quanto mai necessaria una più stretta collaborazione con le Istituzioni competenti. Da oltre mezzo secolo i parchi si contraddistinguono sul mercato nazionale per l’impiego di ingenti capitali volti all’innovazione e all’aggiornamento di servizi e prodotti, elementi vitali nel campo del divertimento e dell’intrattenimento”. “Devo dire che l’incontro è stato molto produttivo, perché il Ministro si è dimostrato ricettivo e sensibile, rilevando anche che svolgiamo una funzione sociale e che diamo un divertimento sano a migliaia e migliaia di ragazzi”.

(foto: Luciano Pareschi con ministro Centinaio)

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