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Cargo russo spaziale Progress precipita nella notte verso la Terra

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Cargo russo spaziale Progress

Il cargo russo Progress nella notte sta precipitando verso la Terra alla velocità di 8 chilometri al secondo, ruotando vorticosamente su stesso al ritmo di un giro in meno di due secondi.

L’impatto nell’atmosfera, destinato a distruggere questo gigante da 7 tonnellate e lungo 7 metri, è previsto intorno alle 3,36 di oggi 8 maggio, con un margine di incertezza di un paio d’ore in più o in meno.

Potrebbero cadere eventuali frammenti in una zona che gli esperti non sanno ancora delimitare con precisione, ma che escluderebbe Italia ed Europa.

Il cargo russo spaziale Progress sta percorrendo un’orbita quasi circolare, nella quale perde progressivamente energia. «La finestra di incertezza nel calcolo della traiettoria di rientro del veicolo si sta riducendo progressivamente”, ha detto Alessandro Rossi, dell’Istituto di Fisica applicata del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifac-Cnr) di Firenze e membro del Coordinamento internazionale per il monitoraggio dei detriti spaziali (Iadc).

Si conclude così l’avventura di questo veicolo spaziale impazzito, lanciato il 28 aprile dalla base russa di Baikonur (Kazahstan) per consegnare sulla Stazione Spaziale tre tonnellate di rifornimenti e materiali scientifici.

Subito dopo il lancio un problema al razzo Soyuz ha portato il cargo su un’orbita più alta di quella prevista e ha cominciato a farlo ruotare come una trottola, rendendolo di fatto incontrollabile. Dal giorno dell’incidente decine di ricercatori e radar, dalla Russia agli Stati Uniti, hanno continuato a tenere d’occhio il cargo, ricalcolandone continuamente l’orbita.

Al momento sono del 60% le probabilità che eventuali frammenti del cargo possano cadere nell’oceano e resta un margine di incertezza sul possibile rischio per alcune zone di Africa e Asia. Attualmente la traiettoria del veicolo riguarda tre fasce larghe 300 chilometri che attraversano la Cina, una delle quali vicino al confine occidentale, una fascia della stessa ampiezza che attraversa l’India ed un’area analoga che percorre l’Africa in modo marginale nella direzione da Sud-Ovest a Nord-Est.

Il cargo si muove alla velocità di 8 chilometri al secondo. Di conseguenza anche un’incertezza di un’ora e mezza corrisponde ad una fascia ampia 40.000 chilometri. Per una precisione maggiore bisognerà quindi attendere i nuovi calcoli dell’orbita percorsa dal veicolo spaziale russo impazzito.

Aggiornamento.
Mentre fino a poche ore fa sembrava accelerare, adesso il cargo russo Progress ha rallentato la caduta e il suo comportamento continua ad essere imprevedibile. Al momento l’orario più probabile per il rientro potrebbe essere adesso quello intorno alle 4 italiane. Purtroppo al momento non è possibile ridurre la finestra di incertezza e di conseguenza allo stato attuale non può essere ancora escluso che il rientro avvenga sull’Africa o sull’Asia (India e Cina comprese), nonché sull’estrema parte meridionale dell’America del Sud, tuttavia l’eventualità più probabile resta quella di un rientro in mare.

08/05/2015

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