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Candreva, ecco perché ho scelto l’Inter. La formazione di De Boer

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Candreva, ecco perché ho scelto l'Inter. La formazione di De Boer

Antonio Candreva si presenta all’Inter da giocatore “consapevole”: conosce il proprio percorso, come è arrivato qui e perché ha scelto il nerazzurro.
“L’Inter è un club abituato a vincere, sono qui per questo”. Maturità e toni pacati.

Candreva Omaggia il “punto di riferimento” Reja, indispensabile per la sua crescita tattica alla Lazio, e non dimentica nemmeno di ricordare l’esperienza alla Juventus, sei mesi con più bassi che alti nel 2010.

“Quando ti chiama la Juve non pensi sia giusto continuare un’esperienza in una piccola come il Livorno. La Juventus mi ha insegnato tanto come uomo e come calciatore. Lì ho giocato con tanti campioni, ho rubato qualcosa per imparare molto”.

Juventus, l’avversaria di sempre per l’Inter. Avversaria anche quest’anno per lo scudetto: “È la squadra da battere da cinque anni, noi vogliamo migliorare la nostra posizione in campionato e arrivare in fondo all’Europa League. Io ho scelto l’Inter per vincere, arrivo qui a 29 anni con un ruolo ben preciso, un’esperienza nazionale e internazionale importante”.

Corteggiato a lungo dall’Inter (“ma non ho rifiutato il Napoli”), scelto da Mancini come primo grande colpo targato Suning ma allenato da De Boer dopo il cambio di guida tecnica: “Con Mancini non ho mai lavorato in realtà, io stavo recuperando dall’infortunio e lui poi è andato via. Ho ricevuto un’ottima impressione da De Boer: vuole avere il controllo della partita e lavora al meglio nel preparare le partite”.

L’esordio di Candreva, che ama “la sana concorrenza” necessaria per tagliare “grandi traguardi”, potrebbe però essere rimandato: il centrocampista della Nazionale infatti non è ancora al meglio della forma dopo l’infortunio muscolare subito agli Europei e domenica sera nella sfida al ‘Bentegodi’ contro il Chievo potrebbe partire dalla panchina, come con il Celtic.

De Boer dovrebbe virare su Eder nel ruolo di ala destra, a fianco di Icardi e simmetrico a Perisic. Pochi dubbi invece in mezzo dove a giostrare il gioco sarà Banega, protetto da Medel e Kondogbia; scelte quasi obbligate in difesa dove, complice la squalifica di Murillo, D’Ambrosio, Ranocchia, Miranda e Nagatomo formeranno la cintura davanti ad Handanovic.

Un undici che dovrà affrontare le rodate certezze dei clivensi, squadra che quest’estate ha mantenuto l’ossatura del passato.

20/08/2016

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