E’ avvenuta la seconda parte dell’interrogatorio allo “zingaro” Hristiyan Iliesvki. In tre ore, il macedone ha raccontato tutto ciò che non aveva ancora detto riguardo all’indagine Calcioscommesse, allungando il sospetto sulla partita Lecce-Lazio del 22 maggio del 2011 e confermando i nomi già fatti.
Davanti al gip Guido Salvini e alla presenza del pm Roberto Di Martino e del capo della squadra mobile di Cremona, Nicola Lelario, Ilievski ha spiegato che il gruppo degli “ungheresi”, un’altra cordata dell’organizzazione criminale, gli aveva dato molti soldi con cui comprare calciatori e puntare sul risultato falsato.
Il macedone poi aveva fatto i nomi di Stefano Mauri (capitano della Lazio), Omar Milanetto e Stefano Bettarini, dicendo di aver incontrato, alla vigilia della sfida, il primo nel ritiro laziale di Formello (Mauri smentisce) e il secondo nella hall dell’albergo dove alloggiava il Genoa.
Parlando di se stesso invece nella veste anche di scommettitore, compratore di notizie e corruttore di giocatori, Ilievski ha raccontato che uno dei luoghi in cui lui e il suo vice, il montenegrino Almir Gegic, consegnavano grosse somme di denaro a Carlo Gervasoni, uno dei pentiti, per arruolare calciatori era il Finger’s, il ristorante nippo-brasiliano di lusso a Milano, di proprietà di Clarence Seedorf.
«Per noi a questo punto l’inchiesta è finita, cementata», è il bilancio degli inquirenti. Iliesvki tornerà in tribunale martedì prossimo per essere sentito da Di Martino.
Redazione
02/05/2015
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