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Calcio, Serie B: oggi mezzogiorno di fuoco, sfida tra avvocati. Ci sarà nuovo calendario?

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Italia Germania a San Siro, anche troppo amichevole
La Serie B e il mondo del calcio si stanno giocando una grande fetta di credibilità e immagine in queste ore. Il giorno cruciale per la Serie B è infatti arrivato.

Oggi dalle ore 12 al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni esaminerà diversi ricorsi che riguardano il calcio, tra cui i due più importanti: quelli che riguardano i club che ambiscono al ripescaggio nella serie cadetta e quindi il blocco dei ripescaggi imposto dalla Federcalcio a 19 squadre, successivamente saranno esaminati i ricorsi (stavolta anche della stessa Figc) contro la norma, superata poi dalle sentenze endofederali, che negava la riammissione ai club colpiti da illecito sportivo o amministrativo negli ultimi tre anni.

Si parte dalle ore 12 nell’aula del Collegio al Foro Italico, innanzi al presidente Franco Frattini compariranno gli avvocati di Ternana, Pro Vercelli, Catania, Novara e Siena, contro quelli di Federcalcio e Lega di B nel tentativo di convincere i giudici del terzo grado sportivo a revocare le delibere del Commissario Straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, del 13 agosto con cui è stato pubblicato il Calendario del Campionato di Serie B 2018/2019 e conseguentemente la modifica delle Noif che bloccano anche il meccanismo di promozioni e retrocessioni per il prossimo anno.

L’atmosfera sarà tesa, oggi il Catania ha annunciato di aver presentato una denuncia per abuso d’ufficio contro il commissario straordinario della Figc.

Una guerra senza quartiere in cui dall’altra parte figurano la maggior parte dei 19 club di B che invece vogliono lo status quo.

Secondo il presidente del Verona, Maurizio Setti, “Quello che noi, così come tante altre realtà non solo di Serie B, abbiamo sempre sostenuto, è che la riduzione dell’organico delle squadre della B fosse necessario. Una assoluta necessità, voglio sottolineare”, ha specificato il patron dell’Hellas, parlando di “interessi collettivi” e allo stesso tempo di un sistema che “va rivisto. Sono anni che si parla di riforme: io dico che questo è il momento per farle”.

Una richiesta che arriva da più parti e che investe anche il dibattito politico che portano avanti da tempo le componenti ‘ribelli’ (Lega nazionale dilettanti, Lega Pro, Aic e Aia) da subito contro il commissariamento. Rappresentano il 73% e intendono arrivare “compatti” al voto del 22 ottobre (domani sarà discusso anche il loro ricorso, ma dopo la convocazione dell’assemblea è probabile che Frattini lo ritenga improcedibile), a breve dovranno puntare su un candidato presidente che non sia l’incandidabile Giancarlo Abete in virtù del limite di tre mandati già svolti.

La sfida allo stato attuale vede Sibilia leggermente favorito, quanto alla direzione generale della futura Federcalcio, prende sempre più piede la candidatura di Gianni Grazioli, spinta dai calciatori, in alternativa a quella di Gabriele Gravina.

Nello stesso valzer di ricorsi di domani, non secondario quello sul calcio femminile che vede contrapposta la Figc e diversi club contro l’annullamento da parte della Caf della delibera di Fabbricini che prevedeva la gestione del campionato rosa in seno alla federazione e il solo dipartimento campionato interregionale organizzato dalla Lega dilettanti.

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