Si è scritto molto in questi ultimi tempi sulle recenti riforme al regime dei licenziamenti. La mancanza di un codice del lavoro e una serie di interventi legislativi sempre più caotici e «bizantini» hanno reso tale materia estremamente complessa, anche per gli «addetti ai lavori».
Il Breve Manuale Operativo in Materia di Licenziamenti (pubblicato da Key Editore) cerca di fare chiarezza all’interno della complessa stratificazione normativa che si è succeduta negli ultimi anni, fornendo al lettore un quadro preciso e puntuale della normativa vigente e dei principali orientamenti giurisprudenziali.
L’approccio dell’opera è di tipo pratico-operativo. Infatti, il testo, oltre a fornire un inquadramento teorico generale, affronta numerose problematiche concrete che non vengono trattate in gran parte della manualistica esistente in materia.
Cosa si deve fare se un dipendente rifiuta di ricevere la lettera di licenziamento sul posto di lavoro oppure cosa accade se un lavoratore viene licenziato due volte a breve distanza di tempo (ad esempio il primo giugno per giustificato motivo soggettivo per assenze ingiustificate e il sei giugno di nuovo per giustificato motivo soggettivo per scarso rendimento?) Questi sono solamente due degli innumerevoli esempi di domande di tipo operativo a cui il manuale fornisce delle risposte dettagliate ed esaustive.
Inoltre, nell’ultimo capitolo vengono riprodotti numerosi modelli di lettere (con relative istruzioni operative) che sono utilizzate nelle principali ipotesi illustrate all’interno dell’opera (contestazioni disciplinari, sanzioni disciplinari, licenziamento ecc).
Alla luce di tutte queste caratteristiche, il Breve Manuale Operativo in Materia di Licenziamenti può costituire un valido ausilio pratico non solo per il ceto forense, ma anche e soprattutto per i consulenti del lavoro, i responsabili del personale delle aziende, i sindacalisti e i lavoratori.
Una breve sezione dell’opera analizza anche la situazione socio-economica italiana e degli altri Paesi Occidentali con particolare riferimento al mondo del lavoro. Le attuali forze politiche neoliberali stanno conducendo l’Italia e gran parte dell’Europa verso il baratro economico. In assenza di politiche economiche di tipo keynesiano (intervento dello Stato nell’economia, prevalenza dell’economia reale su quella finanziaria, controlli doganali, difesa del potere di acquisto dei salari e delle pensioni, tutela dei lavoratori), il sistema-Italia sarà destinato a un progressivo degrado. Al tempo stesso, si genererà una situazione di instabilità socio-economica che nel lungo periodo potrà trovare il suo naturale sbocco in una rivoluzione sociale.
Gianluca Teat esercita la professione di avvocato. Laureato in Giurisprudenza con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Udine e in International Relations presso l’Università del Sussex (Regno Unito), ha lavorato come consulente legale e commerciale sia nel nostro Paese che in Inghilterra. Attualmente il diritto del lavoro costituisce uno dei suoi principali interessi professionali. L’autore ha anche realizzato il sito licenziamentodimissioni.it al fine di rendere più veloce la divulgazione on-line di alcune problematiche esistenti in tale delicata materia.
Redazione | 11/06/2016 | (Photo key editore) | [cod manuala]
