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Bossetti in tribunale, sereno e abbronzato. Udienza rinviata al 17

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parole dei suoi avvocati, del pubblico ministero, delle parti civili.
Bossetti in tribunale è molto attento e tradisce solo un minimo segno di nervosismo solo muovendo ritmicamente un piede: non perde una parola degli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini che sollevano le loro eccezioni preliminari.
Nullo, per i legali, il capo d’imputazione perché riporta due luoghi in riferimento alla commissione del delitto, Brembate di Sopra e Chignolo d’Isola; nullo anche il prelievo del Dna con il boccaglio durante un finto controllo stradale, quel Dna che si rivelò essere quello di Ignoto1 che gli inquirenti stavano cercando da oltre due anni.
“Non si può dire che il 15 giugno di un anno fa il signor Bossetti non fosse già di fatto indagato e quel prelievo doveva essere effettuato con tutte le garanzie difensive, perché il suo nome doveva già essere stato iscritto nel Registro degli indagati”.

Bossetti fu arrestato il 16 giugno e “tutti gli accertamenti irripetibili sono stati ripetuti dopo l’iscrizione del nome di Bossetti tra gli indagati”, ha ribattuto il pm Letizia Ruggeri giunta in aula con il procuratore Francesco Dettori.
Per l’accusa vanno respinte tutte le eccezioni preliminari sollevate dalla difesa e nel dibattimento non vanno nemmeno ammesse le telecamere. “Perché è un processo alla base del quale c’è una tragedia e non voglio venga sfruttato come un palcoscenico – ha sottolineato -. E molti mezzi di comunicazione, che già hanno diffuso atti coperti da segreto, con una condotta non corretta che potrebbe seriamente nuocere alla serenità dei testimoni e al suo esito”.
Le fanno eco i legali di parte civile, Enrico Pelillo e Andrea Pezzotta, che vogliono evitare il “circo mediatico”.
La difesa di Bossetti aveva già spiegato che si associava alla richiesta dei famigliari di Yara. La decisione dei giudici sarà resa nota il 17 luglio.
Bossetti, in gabbia, prima di tornare in carcere, ha parlato fitto fitto per qualche istante con i suoi avvocati, chiedendo ragguagli. “Sono più sereno – ha detto loro -, ho fiducia nella giustizia”.

Pochi minuti, tutto sommato. Fine della prima udienza.
I giudici della Corte d’Assise di Bergamo decideranno il prossimo 17 luglio sulle eccezioni preliminari sollevate dalla difesa di Massimo Bossetti a cui si è opposta la Procura.
I giudici, sempre in quella data, decideranno anche sull’ammissione in aula delle telecamere.
Anche in questo caso il pm e le parti civili non hanno dato il loro consenso.
L’ udienza è stata quindi rinviata al 17 luglio.

Redazione

04/07/2015

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