Lunedì scorso la Polizia di Stato di Venezia ha tratto in arresto due borseggiatori, D.R. classe ’93 e M.E.C. classe ’87 , entrambi di nazionalità rumena.
Gli agenti del Commissariato di Mestre, nell’ambito della consueta attività di controllo del territorio, hanno notato i soggetti aggirarsi con fare sospetto nei pressi di Corso del Popolo e hanno deciso di seguirli.
Ad un certo punto i due hanno affiancato una donna ed uno di loro, senza che la signora si accorgesse di nulla, ha infilato la mano nella tasca del giubbotto
sfilandone un telefonino.
Immediatamente i poliziotti sono intervenuti e hanno bloccatogli uomini in flagranza di reato.
A seguito del processo per direttissima i due borseggiatori sono stati condannati:
D.R. a 1 anno di reclusione e al divieto di dimora nella Regione Veneto, mentre M.E.C., già gravato dal foglio di via emesso dalla Questura di Venezia, è stato condannato a 10 mesi, con pena sospesa.
Lunedì scorso la Polizia di Stato di Venezia ha tratto in arresto due borseggiatori, D.R. classe ’93 e M.E.C. classe ’87 , entrambi di nazionalità rumena.
Gli agenti del Commissariato di Mestre, nell’ambito della consueta attività di controllo del territorio, hanno notato i soggetti aggirarsi con fare sospetto nei pressi di Corso del Popolo e hanno deciso di seguirli.
Ad un certo punto i due hanno affiancato una donna ed uno di loro, senza che la signora si accorgesse di nulla, ha infilato la mano nella tasca del giubbotto
sfilandone un telefonino.
Immediatamente i poliziotti sono intervenuti e hanno bloccatogli uomini in flagranza di reato.
A seguito del processo per direttissima i due borseggiatori sono stati condannati:
D.R. a 1 anno di reclusione e al divieto di dimora nella Regione Veneto, mentre M.E.C., già gravato dal foglio di via emesso dalla Questura di Venezia, è stato condannato a 10 mesi, con pena sospesa.