Continua a produrre risultati positivi il dispositivo messo in atto dal Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto per prevenire o reprimere i borseggi posti in essere da giovani nomadi a carico dei turisti in viaggio sui treni a lunga percorrenza.
In concomitanza con le vacanze pasquali che fanno aumentare il flusso di turisti in arrivo e partenza dalla stazione di Venezia S.L. sono stati ulteriormente potenziati i servizi di vigilanza mediante l’impiego di pattuglie in uniforme, ma anche in abiti civili.
Giovedì sera, alla partenza del treno Eurostar delle 19.25 diretto a Roma, il capotreno allertava la Polfer circa la presenza di alcune giovani nomadi tra i corridoi del treno, verosimilmente intenzionate ad appropriarsi di bagagli o portafogli malauguratamente lasciati incustoditi dai viaggiatori.
In pochi istanti gli agenti salivano sul treno, e nella circostanza una delle borseggiatrici, verosimilmente avvisata dell’imminente arrivo degli agenti da una complice che faceva il palo, si dava a precipitosa fuga, percorrendo il treno in tutta la sua lunghezza.
Il capotreno che aveva fatto la segnalazione seguiva la predetta, avendo modo di notare che questa si disfava di un portafogli, gettandolo sotto un sedile.
Scesa dal treno e bloccata dalla Polfer, la donna, risultata minore già nota agli agenti in quanto gravata da moltissimi precedenti specifici, pensava di averla fatta franca certa che in lei non sarebbero state trovate tracce del reato appena commesso.
Pochi istanti dopo però il capotreno raggiungeva gli agenti fornendo la sua testimonianza e recuperando il portafogli, risultato rubato pochi istanti prima ad una passeggera cinese, mentre stava riponendo il proprio bagaglio nell’apposito vano.
Il portafogli veniva restituito all’avente diritto integro del contenuto, mentre la minore veniva deferita in stato di libertà al Tribunale per i Minorenni e trattenuta in ufficio in attesa di essere assegnata ad una comunità per minori.
Redazione
04/04/2015