IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

venerdì 19 Aprile 2024
15.9 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEUniversitàBorse di studio che non arrivano, la Regione sa far di conto?
Questa notizia si trova quiUniversitàBorse di studio che non arrivano, la Regione sa far di conto?

Borse di studio che non arrivano, la Regione sa far di conto?

pubblicità

Borse di studio che non arrivano, la Regione sa far di conto?

In riferimento ai cosiddetti “chiarimenti” espressi attraverso la stampa dalla Regione Veneto sul ritardo nel pagamento delle borse di studio e sulla negligenza nella programmazione pluriennale delle risorse regionali affinché siano erogate in tempo per l’inizio dell’anno accademico negli anni a venire, così come accade in più di una Regione italiana, si trasmette la seguente nota di chiarimento predisposta dagli Studenti Borsisti UniPD 2016/2017 e dal Sindacato degli Studenti>

RISPOSTE INSUFFICIENTI, LA REGIONE SA FAR DI CONTO?

Dopo mesi in cui abbiamo richiesto un incontro per una presa d’impegno o almeno delle rassicurazioni, l’Assessora all’Istruzione Donazzan e il governatore Zaia rispondono tramite la stampa, rifiutando ancora una volta le richieste di interlocuzione da parte degli studenti universitari.

Seppur a parole la Regione si impegni ad erogare una parte dei fondi necessari quanto prima, solo dopo la nostra mobilitazione e solo ora che è noto il riparto del Fondo Integrativo Statale (FIS), nei fatti e nella sostanza non possiamo dirci soddisfatti da questa risposta insufficiente e tardiva per risolvere l’emergenza che stiamo vivendo.

Riteniamo assolutamente strumentale la scusa accampata dalla Giunta per il mancato stanziamento dei fondi regionali: crediamo che 7 anni al governo del Veneto avrebbero dovuto già fornire nozioni e competenze sufficienti per una buona previsione delle risorse necessarie, ma finora queste non sono state affatto dimostrate.

Visto dunque che si tratta di semplice matematica, saremmo ben lieti di sederci insieme al Governatore e all’Assessora con una calcolatrice (anche di quelle che si trovano nell’uovo di Pasqua) per mostrare che, se è pur vero che si sono verificati ritardi statali nello stabilire il riparto del FIS 2016, i dati del 2014-2015* dimostrano che sono stati necessari in totale circa 40,5 milioni di Euro per garantire la copertura completa delle borse di studio in Veneto ai circa 11’500 idonei di allora (con uno stanziamento da parte della Regione di circa 6,7 milioni di Euro), e che trasponendo questo ai dati e alla situazione per il 2016/2017, circa 10’450 idonei richiederanno uno stanziamento regionale di circa 9 milioni di Euro (ampiamente sottostimato in bilancio regionale 2017 – vedi allegati – e aggravato peraltro dai mancati investimenti aggiuntivi negli anni passati che per legge risulterebbero invece in maggiori integrazioni statali negli anni successivi).

Ci teniamo inoltre a precisare che l’acconto dei fondi statali di cui parla la Giunta è in cassa regionale da almeno dicembre 2016, mentre il trasferimento alle Università e agli ESU è avvenuto solo a fine marzo 2017, senza nessuna giustificazione per i diversi mesi di ritardo rispetto all’effettiva disponibilità economica.

Una Regione che riconosce il Diritto allo Studio come strumento di sviluppo per i propri cittadini e tutto il territorio può e deve fare questi conti per garantire fin da subito (all’inizio dell’a.a. – ad ottobre – così come previsto dalla legge) una copertura totale delle borse di studio, per poi recuperarne parte con il FIS (che è appunto, per legge, un fondo “integrativo” e non primario come quello regionale), così come accade ad esempio in Piemonte e in Toscana.

Per questo di certo non saranno delle belle parole ad ammansirci: chiediamo non solo la copertura totale immediata delle borse di studio non ancora erogate, con il necessario investimento aggiuntivo del 40% e oltre da parte della Regione rispetto ai fondi statali, ma anche una programmazione concreta per gli anni a venire – vista la vergognosa legge regionale che per questi fondi per il 2017/2018 e 2018/2019 prevede ad oggi 0 Euro – e l’apertura di un tavolo di confronto con la Regione, in modo che simili ritardi non capitino più.

Continueremo la mobilitazione, coinvolgendo sempre più studentesse e studenti, fino a quando queste nostre richieste non saranno accettate: il prossimo appuntamento è giovedì 20 aprile alle 17:00 nella piazza di Psicologia, per un’assemblea in cui faremo un primo bilancio di quanto fatto e programmeremo il prosieguo di questo percorso (Assemblea Organizzativa #2 Borsisti Unipd 2016/17).

Libertà è Partecipazione!

Studentesse e Studenti per il Diritto allo Studio
Il Sindacato degli Studenti

* (anno con dati statisticamente più rappresentativi della situazione reale rispetto al 2015-2016 quando la riforma dell’Isee distorse i dati sugli studenti effettivamente meritevoli)

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img