Bordello cinese chiuso dai carabinieri a Mogliano Veneto, una casa d’appuntamenti dove si offrivano “giochi” per gusti sessuali diversi ai clienti. E’ quanto emerge dall’esame di una delle agende sequestrate lunedì pomeriggio nella casa a luci rosse scoperta a Mogliano Veneto e gestita da una donna di nazionalità cinese.
Un blitz dei Carabinieri di Mestre in quello che sembrava un anonimo appartamento di via Trento a Mogliano ha portato alla luce l’attività illegale, scoperta grazie ad indizi raccolti in un’analoga operazione antiprostituzione a Noale nel mese di novembre.
Le indagini su prove raccolte e annunci sui siti internet hanno condotto i militari a una maitresse di origine cinese residente a Mogliano che gestiva una casa di appartamenti con prostitute orientali.
La donna per non farsi scoprire, metteva in atto alcune prassi di sicurezza, come mandare i clienti ad un civico vicino ma diverso da quello dell’appartamento, per controllare dalla finestra che l’identità del cliente corrispondesse alla descrizione fornita per telefono.
Pedinamenti e osservazioni hanno portato alla luce il caso di sfruttamento e con un blitz i militari sono piombati nell’appartamento arrestando la cinese e sequestrando un’ingente somma di denaro ritenuta proveniente dell’attività illegale.
Sequestrati anche gli oggetti rinvenuti nell’appartamento e utilizzati nella gestione dell’attività a luci rosse: annunci erotici, pc, cellulari e alcune agende che contenevano tariffe delle prestazioni, contatti telefonici, descrizioni fisiche e caratteriali dei clienti e qualche volta anche gusti e preferenze sul tipo di prestazioni sessuali.
Monica Manin
[22/01/2015]
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