Bombe a Bangkok, un attacco terroristico studiato e messo in pratica con vasto impiego di mezzi, nonostante le prime informazioni parlassero di una, unica, bomba.
Alle 19, ora locale, vicino il tempio induista di Erawan Shrine, uno degli edifici più noti nel centrale distretto di Chidlom, la prima deflagrazione.
L’esplosione colpisce il luogo di culto che è sito in un affollato incrocio fra grandi alberghi e shopping center. C’era l’intenzione di devastare.
La prima bomba consiste in un ordigno, un tubo di ferro zeppo di esplosivo, attaccato ad un palo del telefono di fronte al tempio, opportunamente nascosto sotto una panchina.
Qualche secondo, forse minuti, ed esplode una seconda bomba.
Questa volta l’ordigno è nascosto in una moto all’incrocio di Rajprasong.
L’esplosione ha provocato una reazione a catena facendo saltare in aria due taxi.
Le bombe a Bangkok sono progettate per esplodere secondo una sequenza predefinita micidiale, ecco quindi militari dell’esercito e della polizia arrivare sul posto delle prime esplosioni dopo pochi minuti e scoprire quindi riuscire a disinnescare altri due ordigni, uno dei quali addirittura attaccato ad un pilone di una linea ferroviaria BTS Skytrain, il che significa che poteva essere una strage.
Gli obiettivi delle bombe.
Il piccolo tempio di Erawan, dedicato a Brahma, la divinità hindu della Creazione, è frequentato religiosi e praticanti induisti.
La seconda bomba, forse ancora più potente, era collocata molto vicino all’albergo a cinque stelle Hyatt Erawan, meta del bel mondo internazionale. Si volevano colpire i turisti e gli operatori del turismo “di lusso”.
Le Bombe di Bangkok ottengono il risultato previsto: alle 19 di ieri sera una delle zone più frequentate della capitale thailandese è saltata in aria coinvolgendo turisti, stranieri e tanti residenti di Bangkok in uscita da uffici e centri commerciali.
Sono almeno 22 i morti, oltre 130 i feriti, molti gravissimi.
L’attentato non è ancora stato rivendicato. «Chiunque abbia piazzato questa bomba è crudele e intendeva uccidere — ha dichiarato il capo della polizia Somyot Pumpanmuang —. Mettere una bomba in quel punto significa volere vedere un sacco di persone morte».
Bangkok è sotto choc. I primi soccorritori hanno parlato di corpi smembrati le cui parti sono state seminate ovunque. Dove è scoppiata la prima bomba ora vi è un cratere di due metri di circonferenza.
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Mario Nascimbeni
18/08/2015
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