SOS economia per il Comune di Venezia, alle prese con i conti che non tornano.
La relazione dei tre revisori, Roberto Carta, Simone Michieletto e Gabriele Gianbruno, sono preoccupanti e mostrano un firmamento debitorio che investe una richiesta di chiarificazione da parte della Corte dei Conti e la messa in atto di azioni che riescano a riequilibrare le posizioni in crisi.
Sotto il peso di possibili sanzioni per lo sforamento del Patto di stabilità che si concretizza intorno ai 18 milioni di euro (a meno che non giunga dal Governo l’annullamento delle stesse), il Sindaco Luigi Brugnaro e l’assessore al Bilancio Michele Zuin, annunciano nuovi tagli. Se ne è occupata la commissione consiliare competente ieri a Ca’ Farsetti, che ha posto l’accento anche sul credito di 30 milioni che Venezia non riesce a riscuotere da Stato e Regione, tanto che la commissione ha sollecitato l’Assessore al Bilancio a nuove e perentorie sollecitazioni nei loro confronti.
Sullo sfondo la difficoltà del Comune a riscuotere il corrispettivo delle multe che i vigili hanno assegnato per violazioni del codice stradale,(solo il 58%, rispetto l’anno precedente), la mancata entrata degli affitti (intorno al 55%), contrasti economici fra tassi d’interesse e oneri contrattuali, scoperti e aperture di credito, una somma approssimativa di oltre tre milioni di euro, fra crediti e debiti che necessitano di un bilanciamento condiviso e in grado di affrontare concretamente il richiamo del Governo.
Il problema sarà cosa e chi tagliare, qualora se ne presentasse la necessità, tenendo conto dei tanti aspetti che legano la città al suo bilancio, in primis la spesa sociale, i servizi, la salute, che non possono essere penalizzati e che forse richiamano, insieme alla relazione contabile una visione d’insieme rispettosa dei bisogni della città e dei suoi cittadini.
Redazione
27/04/2016
(cod bilave)