Al Teatro Toniolo è stato squarciato un velo. Il subcommissario Tatò ha dichiarato e documentato che il Comune di Venezia non ha (solo) problemi di Patto di stabilità, bensì anche di bilancio, rappresentando che, allo stato, vi è uno sbilancio di circa 55 milioni di euro.
La vulgata, per anni diffusa, secondo la quale il bilancio del Comune di Venezia, sarebbe stato in ordine, è stata definitivamente sconfessata. Il che conferma ancor di più la mia decisione, manifestatasi in più occasioni, di non votare a favore del bilancio in Consiglio Comunale.
Ora è tempo di guardare al futuro. Forse Roma ci aiuterà, anche se credo difficile possa usare un trattamento preferenziale verso il Comune di Venezia rispetto ad altri enti locali pure in difficoltà.
Se sarò Sindaco, prenderò subito per le corna il problema: 1)Nominerò un assessore con delega al bilancio e alle Società partecipate, il cui nome dirò prima del voto amministrativo; 2) passerò al pettine il Comune e le società partecipate al fine di individuare sacche di inefficienza e ridurre le spese; 3) Istituirò una Centrale unica per gli acquisti del Comune e delle società partecipate.
Aggiungo che dovrà cambiare la modalità di erogazione da parte della Regione del contributo al trasporto pubblico locale. La Regione dovrà versarlo direttamente nelle casse della società esercente il Trasporto Pubblico Locale senza farlo transitare per quelle comunali, così da evitare di pagare IVA inutilmente in questo secondo passaggio, come purtroppo ad oggi avviene.
Possiamo farcela. Insieme. A testa alta!
Jacopo Molina