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Bassi (CDV): “Tangenziale Verona Nord-Valpolicella: urgono interventi immediati e definitivi”

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“Ecco una delle prime cose da mettere nella lista delle urgenze per i 19 neo-eletti parlamentari veronesi: facciano squadra e si adoperino perché sia finanziato un intervento definitivo e risolutivo per mettere in sicurezza il trafficatissimo tratto di strada Tangenziale Verona Nord-Valpolicella, ridotto ormai ad una pericolosa gruviera”. Ritorna su una delle sue storiche battaglie il consigliere regionale Andrea Bassi di Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà, che da anni incalza i gestori denunciando sistematicamente le disastrose condizioni del tratto di strada che, dal casello di Verona Nord, porta in Valpolicella.

“Il tratto di strada in oggetto – premette Bassi – ha già una particolarità ovvero il fatto di avere tre diversi gestori: dal casello di Verona Nord all’intersezione con la strada regionale 11 (che conduce a Peschiera) è gestita da Veneto Strade (società della Regione Veneto), da quel punto fino allo svincolo per Balconi di Pescantina da Anas (società che dipende dallo Stato) e da lì fino a Fumane dalla Provincia di Verona. Il tratto maggiormente problematico resta quello centrale, che ormai presenta condizioni di pericolosità oltre ai limiti di guardia, ma anche il primo comincia a presentare inequivocabili segni di deterioramento”.

Questa strada è nell’occhio del ciclone da anni. “Leggo sistematicamente – ricorda il consigliere regionale – lettere ai giornali di cittadini infuriati, racconti di danneggiamenti alle autovetture sui social network e segnalazioni puntuali ricevute via e-mail con rappresentazioni che hanno dell’incredibile. Negli scorsi anni furono anche approvate mozioni nei vari Consigli Comunali della zona. Quella sollevazione aveva portato Anas ad alcuni interventi che, seppur parziali, avevano però solo tamponato il problema. Successivamente sembrava che, con l’approvazione del ‘Piano Pluriennale Anas 2015-2019’ e del ‘Contratto di Programma 2015’, che nel dettaglio prevedevano uno stanziamento di 8,2 miliardi di euro per manutenzioni straordinarie ed opere di messa in sicurezza, si potessero reperire le risorse per un intervento di rifacimento totale della pavimentazione ormai completamente usurata. Ma altri anni sono passati e al momento non ci sono né risposte precise e né tempi certi”. “L’emergenza però è adesso: i tratti ammalorati non oggetto di intervento nelle scorse annate – denuncia Bassi – sono ancora più deteriorati, nuove falle e crepe si aprono e la situazione è di nuovo oltre i livelli di guardia. Questo trafficatissimo tratto di strada non può più essere oggetto di interventi una tantum e di carattere tamponatorio. E fa davvero rabbia vedere che, proprio stamattina, l’Anas abbia mandato un camioncino con degli operai a tappare le buche con badile e asfalto! Ma si pensa davvero di risolvere così il problema? Nel prossimo weekend è previsto un nuovo peggioramento meteo con un forte abbassamento delle temperature: la situazione potrebbe diventare ancora più pericolosa. Stanno aspettando il morto prima di intervenire?”

“Ho preso quindi carta e penna – conclude il capogruppo di Centro Destra Veneto – ed ho scritto a tutti i neo-eletti deputati e senatori veronesi, per chiedere loro di fare squadra al di là delle appartenenze politiche per porre fine a questa indecente situazione. Ho infine scritto anche all’assessore De Berti affinché possa intervenire presso Veneto Strade perché anche il tratto di loro competenza, che presenta condizioni sicuramente migliori rispetto al tratto gestito da Anas, inizia a presentare i primi segni di cedimento che potrebbero peggiorare senza interventi celeri; le ho altresì chiesto di interessarsi presso il compartimento Anas di Venezia, per sollecitare e pretendere un loro intervento per porre fine a questa telenovela sulla pelle dei cittadini”.

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