Bambino rapito da una zingara, un fatto drammatico che si stampa su tanti aneddoti che, riportati da generazioni, fanno parte dell’immaginario collettivo, ma che nella realtà non ha ancora trovato conferme oggettive, è accaduto giovedì a Mestre.
Una mamma va a prendere il figlio di 5 anni all’asilo e si accorge, dopo essersi fermata un attimo a parlare come spesso accade, che il bambino è tenuto per mano da una sconosciuta e insieme si stavano allontanando da lei.
«Dall’abbigliamento era una zingara e solo quando mi sono messa a urlare ha lasciato il piccolo ed è corsa verso una Clio bianca su cui è salita fuggendo verso via San Donà» ha detto la madre del piccolo.
Bambino rapito da una zingara, il classico caso di cui si racconta e si sente raccontare da anni: ieri l’episodio ha avuto come esito una denuncia ai carabinieri, intanto in rete la notizia si è diffusa in maniera esponenziale creando una vera e propria psicosi.
Gruppi di genitori si sono organizzati su WhatsApp aggiornandosi sui movimenti sospetti di una Clio bianca di nomadi che gira allo scopo di rapire bambini.
Paolo Pradolin
Io sono mamma. Ma dico che vorrei sapere la verità!!!La cronaca purtroppo ci fa conoscere decine di mamme che sono state capaci di uccidere i loro figli…ma mai il nome di una zingara che ha rapito un bambino. Giusto uno spunto per riflettere….
Tiziano…io ho figli, mi sa che corro all’impazzata per arrivare prima di te a fargli lo stesso servizio
Io non ho figli purtroppo. Se vedo una scena del genere, la ammazzo li sul posto a suon di botte, assicurandomi che non respiri più.