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Autobus per l’ospedale di Mestre con calore al limite della sicurezza per la salute

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Ridateci i collegamenti Venezia Noale Scorzè autobus piazzale roma XVE

Alle Autorità e agli uffici pubblici in indirizzo

Gentili signori

ho già segnalato telefonicamente alla segreteria dell’Assessore Boraso la pericolosa situazione per la salute dei passeggeri dei bus parcheggiati anche per 20 minuti sotto il sole rovente a P. Roma, con soli 2 (o 4, negli autosnodati) miseri finestrini, che tra l’altro aprono solo 1/5 della superficie della finestra, e con l’aria condizionata spenta.

Passeggeri che grondano sudore e cercano di sventolarsi con qualsiasi cosa, in autobus zeppi di gente.

Purtroppo “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, ed ecco propagandato l’acquisto di ben 31 autobus (più altri 29 successivi) ancora una volta dotati dei medesimi limitatissimi finestrini apribili!
Francamente non lo comprendiamo!
Se ci tenete davvero a non far svenire i passeggeri a bordo, la cosa più sensata è sospendere l’acquisto di tali autobus (adatti forse in Norvegia), ma non dove ci sono 38 gradi percepiti all’ombra come ormai avviene sempre di più ogni estate a Venezia.

Francamente stupisce che ACTV e Comune “non imparino nulla” dai suggerimenti dati, e non prendano affatto in considerazione i ripetuti appelli e richieste anche del sottoscritto in tal senso. Preso atto di ciò, inviterei Lei e i vertici di ACTV/AVM a fare per qualche settimana il pendolare nei bus roventi in partenza da P. Roma (o, non di meno da P. Cialdini a Mestre) per rendersi meglio conto di cose gli si costringe a sopportare per non ascoltare i loro suggerimenti, o quantomeno la logica e il buonsenso.

Credo basti un minimo di conoscenza di fisica (da scuola media), che un ingegnere ancor più dovrebbe conoscere, per capire che un bus in sosta anche 20 minuti sotto il sole di agosto alle 13 difficilmente potrà essere raffreddato in tempi ragionevoli da condizionatori spesso inadeguati, inefficienti o mal funzionanti, e che quindi bisogna ripensare ad installare TUTTI finestrini apribili (e non solo per 1/5), e magari installare botole apribili sul tetto, che rapidamente, per leggi fisiche, farebbero uscire l’aria rovente verso l’alto.

Colpisce che dopo 5 anni il Comune e ACTV ricadano negli stessi “errori”, sottoponendo l’utenza al medesimo calvario (segnalato anche nell’articolo da me richiesto nel 2015 sul Gazzettino), e acquistando nuovamente i medesimi tipi di bus, nonostante l’esplicito invito a Comune e Actv contenuto nella mia e mail del 18.7.2013.

Ancor più gravi ci sembrano le “mancanze” se il “patibolo” di salire su un bus in sosta a P. Roma tocca a chi in ospedale a Mestre dovrebbe andarci per curarsi, e non per ricoverarsi per uno svenimento e colpo di calore avuto in autobus per mancanza di aria!
Infatti il 21 luglio scorso nell’autobus (mezzo n. 15) che faceva servizio da Venezia per l’Ospedale di Mestre con Linea 24 H, la situazione era al limite dello svenimento.

Vi chiedo: c’è un solo motivo per cui, dopo 5 anni, “costringete”, con le vostre scelte, i Vostri passeggeri e abbonati a sopportare ogni estate questa pena?
Con quale umanità, mi chiedo?

In Paesi con temperature ormai non molto più alte delle nostre i bus sono persino senza tetto e senza finestrini: si pensa che in Italia le temperature, anno dopo anno, si avvicinino più alle loro, o a quelle della Scandinavia? (tra l’altro anch’essa con temperature record di 30 gradi!)

Con la presente si chiede pertanto cortesemente:

-la sospensione dell’acquisto degli autobus con limitati finestrini apribili,ovvero l’immediato adeguamento dei finestrini prima della messa in esercizio
-l’acquisto di diversi adeguati autobus magari con botole di areazione sul tetto
-l’adeguamento dei finestrini di quelli esistenti alle citate esigenze dell’utenza e climatiche
-l’installazione nei mesi estivi di coperture, (non servono grandi, lunghe e costose opere, ma forse bastano anche adeguati ” tendaggi ” (come facevano già greci e romani nei loro teatri…) per proteggere i bus in soste a Piazzale Roma e piazzale CIaldini (ed altri luoghi analoghi)
-un ordine di servizio per l’apertura, da parte del personale, dei finestrini durante la sosta nei citati piazzali
-l’accensione qualche minuto prima della partenza (produce smog, ma l’emergenza termica estiva lo richiede) degli impianti di condizionamento dei bus per far uscire l’aria rovente fomrmatasi in sosta sotto al sole

Data l’attualità e i rischi per la salute e l’incolumità dei passeggeri per i fatti descritti, si invitano le SS.LL, ciascuno per propria competenza, ad attuare misure immediate, efficaci ed urgenti

In attesa di cortese riscontro anche in base alla l. 241/90, porgo distinti saluti.

Prof. Fabio Mozzatto
Dorsoduro
Venezia

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