È in arrivo la tanto temuta Tari (Tassa Rifiuti) e per chi la evade, pagherà (come al solito) chi invece già la versa.
Giovedì alla riunione del Consiglio comunale, il commissario straordinario Vittorio Zappalorto, in accordo con i dirigenti Veritas, presenterà la proposta, affinché venga approvata. Se ciò dovesse succedere, 4 milioni di euro sarebbe il totale dei tributi che verranno riscossi e che andrebbero a rimpinguare il fondo di garanzia sui crediti dell’azienda, rispetto agli attuali 500 mila euro.
Questo cosa comporterebbe per i contribuenti? Un aumento della Tari di circa il 4 per cento l’anno, cioè in media circa 15 euro, per le abitazioni intorno ai 100 metri quadri. Ecco quindi la stangata, ovviamente su coloro che già pagano, cioè quelli facili da raggiungere rispetto agli insolventi.
Contrario a questa proposta, l’ex assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, che ha commentato: «Non c’è alcun bisogno degli aumenti della Tassa asporto rifiuti decisi dalla gestione commissariale del Comune di Venezia, pari al 4 per cento. È una decisione tecnico-burocratica del tutto discutibile e niente affatto inevitabile, fondata sul calcolo dell’evasione vera o presunta, questione che negli anni scorsi è stata affrontata in modo ben diverso. Per contrastare l’evasione si moltiplichino invece i controlli e gli accertamenti, come pure si insista, come fatto in questi anni, nel contrasto all’abbandono dei rifiuti e nelle sanzioni ai responsabili. Ci sono oggi, al contrario, le condizioni per continuare a contenere o addirittura a ridurre i costi».
Redazione
13/05/2015
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Alice Bianco