Ganci e spazzatura a Venezia: dieci multe in pochi giorni.
Ancora lunga e impervia è la strada che conduce alla risoluzione per una raccolta di rifiuti condivisa tra servizi e cittadini. Quando poi si mettono di mezzo i ganci, ecco che tutto si complica ulteriormente. I ganci per molto tempo hanno consentito di lasciare i sacchetti fuori della porta di casa, o del ristorante, appesi sul muro, per evitare che colombi e gabbiani li rompessero e che fuoriuscisse la spazzatura.
Ora però, con il nuovo sistema della raccolta porta a porta, la sospensione dei sacchetti, o l’abbandono vicino alla porta di casa, sono vietati e ogni trasgressione viene multata.
Si contano in queste giornate dieci multe, ognuna di 167 euro e gli umori o meglio i malumori, sono prevedibili.
Difficile cambiare abitudini e c’è chi si stupisce quando gli si ricorda che i ganci non si possono più usare, anzi, si meraviglia, forse perché non ricorda che dal 19 dicembre sono entrate in vigore le nuove regole per la raccolta differenziata dei rifiuti a porta a porta e Veritas avverte che la tolleranza è finita e che tutti si devono adeguare al nuovo sistema.
L’utenza, per così dire, ha bisogno di tempo per abbandonare abitudini consolidate e del resto quei ganci venivano usati anche da passanti, turisti, come dicono alcuni residenti di Cannaregio toccati dalle contravvenzioni salate staccate dagli ispettori ambientali di Veritas.
Il servizio di raccolta porta a porta pone alcuni problemi come gli orari della raccolta e le persone che si recano al mattino presto al lavoro, pare che ancora non siano stati definiti i posti barca accessibili per poter portare i sacchetti dei rifiuti e Veritas lamenta che non viene rispettata la raccolta differenziata e i giorni a essa destinata.
Veritas dal canto suo fa sapere di essere in servizio costante sette giorni su sette, dalle 6 alle 2 di notte e ricorda il numero verde 800.466466 per le segnalazioni dei residenti.
L’opinione dei veneziani diverge, c’è chi è soddisfatto della nuova impostazione di Veritas, chi si lamenta, ci sono zone, dove tutto funziona e altre ancora dove c’è degrado, ed è evidente che è necessaria la collaborazione, la responsabilità di tutti. I ganci diventano l’oggetto emblematico che suggeriscono il ruolo che hanno svolto e che per molti anni sembra aver contribuito a sbrogliare il problema della raccolta rifiuti.
Ora i veneziani s’interrogano su chi deve togliere i ganci dal muro delle abitazioni, dei ristoranti, degli alberghi, o sui muri delle calli, che invitavano al gesto spontaneo di appendere i sacchetti con discutibile disinvoltura. A chi compete? E una domanda ancora: è possibile raccogliere le osservazioni degli utenti che riguardano gli orari del porta a porta?
Andreina Corso
