Il lavoro del nuovo sindaco di Venezia continua essenzialmente su due fronti. Da una parte sono innegabilmente aumentati i controlli su abusi e abusivi della città, dall’altra il sindaco deve difendersi da attacchi sulla stampa (anche internazionale) senza precedenti che sembrano essersi coalizzati.
Brugnaro si difende e contrattacca sparando tweet a destra e a manca. Quello di ieri: «Non lascerò che alcuni intellettuali da strapazzo continuino a denigrare Venezia dicendo di amarla. Mi dispiace ma la musica è cambiata!».
Nel mirino ora del sindaco la giornalista americana Jess McHugh che ha scritto sull’International Business Times un articolo poco edificante sulla gestione della città.
Nel pezzo si parla delle grandi navi: «I residenti temono che visitatori stiano distruggendo la città e chiedono alle autorità una stretta sulle crociere», e parla del degrado di questa estate scostumata in città: «visitatori che dormono nei sacchi a pelo, si addormentano sui ponti, girano in costume, mangiano sotto i portici del Ducale, fanno il bagno a San Marco».
Secondo l’articolista il futuro della città sarebbe segnato: «A causa dei turisti alcuni propongono di darle un nuovo nome: Veniceland».
Brugnaro ieri ha twittato contro gli “intellettuali da strapazzo”: «Continuate a denigrare Venezia – ha detto – Intanto, ci fate gli affari. Bravi!».
La giornalista ha però risposto: «Denigrare? Non riesce ad affrontare la verità? Povera Venezia».
La nuova replica del sindaco: «Parli italiano che è meglio! Vedrà che capirò anche quali sono i Suoi veri interessi a breve. Glielo prometto!».
Monica Manin
25/08/2015
Riproduzione vietata
Pensavo che per fare i soldi con un’agenzia che sfrutta il lavoro altrui ci volesse un minimo di intelligenza, invece comincio a pensare che oltre che brutto, ignorante e cattivo Gigetto sia pure stupido.
finalmente Venezia ha un sindaco serio e valido, e avrà parecchio da lavorare x rimediare ai danni fatti dai precedenti:::::::.!!!!!!!!!!!!!!!!!