Sarà una Direttiva diramata a tutte le aziende controllate dal Comune a regolare le future assunzioni e le progressioni di carriera nelle partecipate veneziane. È stato il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ad annunciarlo a Ca’ Farsetti . Il sindaco ha sottolineato chiaramente la totale diversità e l’abissale distanza fra le assunzioni di parenti in alcune aziende veneziane ed il fenomeno “parentopoli” emerso in altre realtà nazionali.
“È totalmente irrilevante se due cugini lavorano nella stessa azienda; diversa la questione se ci sono dubbi sulla procedura adottata per la loro assunzione”, ha spiegato il sindaco di Venezia. “Dalla verifica puntuale che abbiamo fatto – ha continuato Orsoni – non sono risultate situazioni patologiche rilevanti. Ciò nonostante sono voluto intervenire per stabilire nuove regole nel reclutamento e porre disposizioni chiare sul come si dovrà fare da qui in avanti, anche alla luce della nuova normativa a nostra disposizione, nella massima trasparenza possibile”.
I rilevamenti sullo stato delle assunzioni e sulla correttezza delle procedure di avanzamento di carriera nelle aziende partecipate del Comune sono stati affidati al direttore generale del Comune di Venezia Marco Agostini e al capo di gabinetto Romano Morra in collaborazione con gli Assessorati di competenza. Sono state analizzate le posizioni di 2.978 dipendenti, fra tempi determinati e indeterminati, assunti nel corso degli ultimi cinque anni. Tutte le società del Comune di Venezia hanno adottato un codice etico dal 2008 e negli ultimi cinque anni non sono state effettuate assunzioni dirette, ma sempre attraverso procedure di selezione. Sentite tutte le organizzazioni sindacali che hanno chiesto audizione, le segnalazioni di casi dubbi di parentela fra dipendenti sono poche, generiche, estranee alla politica e a figure apicali delle aziende stesse.
[03 febbraio 2011]